A cura della Redazione
«Pd, la vera novità della politica» «Il Partito Democratico di Veltroni è la vera novità, è una grande forza politica italiana ed ha una classe dirigente preparata che può rappresentare degnamente anche il Mezzogiorno. Il Popolo della Libertà di Berlusconi, invece, ha una forte connotazione nordista e il leader più meridionale è Fini che è di... Bologna! Solo il PD può rappresentare in modo equilibrato tutti gli Italiani e unire il Paese, perché parla lo stesso linguaggio sia al Nord che al Sud; invece la Lega, alleata del PdL, vuole indebolire lo Stato e penalizzare il Meridione. Ecco un altro motivo per votare il Partito Democratico!». E’ con queste parole, e tra gli scroscianti applausi di tantissimi cittadini che hanno affollato il cinema-teatro Politeama, che è terminato l’intervento di Massimo D’Alema, (nella foto) ministro degli Esteri, nell’ambito dell’iniziativa del PD torrese “Per la legalità e lo sviluppo, per un’Italia e un Sud moderno: si può fare”. La manifestazione è stata aperta dalla deputata Maria Fortuna Incostante, candidata al Senato, la quale ha affermato che «Torre Annunziata è una città difficile ma ricca di risorse, dove l’impegno per la legalità deve essere costante, per evitare che in zone d’ombra si infiltrino voti di scambio e condizionamenti camorristici». Il sindaco Giosuè Starita ha dichiarato che «la nostra città vuole riscattarsi e per farlo bisogna partire dallo sviluppo e dalla sicurezza; a tal proposito è significativo il fatto che a breve termine si insedierà a Torre il Comando Gruppo Carabinieri. Ma è anche importante avere un governo amico, come lo è stato quello di centrosinistra, che sia attento ai problemi del territorio. Ecco perché occorre mobilitarsi con uno sforzo straordinario porta a porta, per far vincere il Partito Democratico alle elezioni politiche». Vincenzo Ascione, primo coordinatore cittadino del PD, si è detto orgoglioso di dirigere questo partito nuovo che ha però radici profonde, innanzitutto nella Margherita e nei Democratici di Sinistra. «La nostra città - ha dichiarato Ascione nel suo intervento - ha sempre assicurato ottimi risultati all’Ulivo e lo farà anche ora per il Partito Democratico, ma gli eletti dovranno dar voce al nostro territorio, altrimenti saremo critici nei loro confronti». Amleto Frosi, responsabile della Casa della Solidarietà ed esponente del movimento antiusura e antiracket, ha esordito dicendo di essere orgoglioso di operare nella nostra città e che, se fosse possibile, «vorrei cambiare il mio luogo di nascita da Roma a Torre, perché è un territorio dove si intrecciano legalità e camorra, dove bisogna essere accanto a chi è vittima di strozzinaggio e pizzo, ma dove è vissuto ed è stato assassinato Luigi Staiano, primo imprenditore a denunciare, oltre venti anni fa, i suoi estorsori e per questo ha pagato con la vita». Riccardo Villari, deputato uscente ma candidato al Senato, ha sottolineato il fatto che «in Campania il centro-sinistra non sfugge alle sue responsabilità; certo, ci sono delle ombre nell’azione di governo della Regione ma anche tante luci. Quanto alla lotta alla camorra, finalmente sta cedendo il muro dell’omertà. Per quanto riguarda Torre, quando il sindaco Starita è stato a Roma da me, in Commissione Antimafia, esponendoci i problemi della città, gli abbiamo dato risposte positive che hanno impegnato diversi livelli istituzionali». Agnese Borrelli, sindaco di Boscotrecase ed altra candidata alla Camera dei Deputati, ha dichiarato «sono felice di iniziare la mia prima manifestazione pubblica a Torre Annunziata, città dove lavoro sin dagli anni ‘80» ed ha spiegato il suo impegno nel sociale: «Provengo dal volontariato che è qualcosa di grande ma che senza la politica non può fare molti passi in avanti». Ha poi continuato affermando che «la battaglia per la legalità deve iniziare dalla formazione dei bambini nelle scuole» e che «anche a Boscotrecase ci sarà presto una caserma per i Carabinieri, sono già pronti progetto e finanziamenti». Ma ritorniamo all’intervento più lungo e significativo, quello di Massimo D’Alema, capolista in Campania 1 alla Camera dei Deputati. «La giornata di oggi ho voluto dedicarla a quartieri e città come Scampia e Torre Annunziata, simbolo nel contempo del dramma criminalità ma anche della resistenza alla camorra, dove i cittadini sono oppressi da usura, racket, spaccio di droga ma dove c’è tanto impegno civile e solidarietà, oltre al duro lavoro che ogni giorno compiono le forze dell’ordine e la magistratura». E i risultati si sono visti con «boss arrestati, clan sgominati, riduzione del numero di omicidi, beni confiscati e messi a disposizione di emarginati, come per esempio i ragazzi a rischio». Per quanto riguarda la campagna elettorale, il ministro ha precisato che quella della destra del Popolo della Libertà «è dominata solo dalle esigenze del Nord, mentre il Mezzogiorno viene presentato solo come il simbolo del degrado; infatti Berlusconi ha inviato una sua lettera agli elettori all’estero, parlando della Campania sommersa dalla spazzatura, senza considerare che in tal modo ha prodotto dei danni incalcolabili per la nostra economia e per il turismo in Italia. La destra è stata cinque anni al governo - prosegue D’Alema - ma dove sono i termovalorizzatori e le discariche aperti su questo territorio? Dall’emergenza rifiuti si esce lentamente ma costantemente, cominciando a pulire i centri cittadini e le città turistiche, anche per salvaguardare l’economia». Inoltre, riferendosi ai movimenti autonomistici alleatisi con Berlusconi, ha precisato che «la Lega Nord e quella siciliana attaccano entrambe Garibaldi: la prima perché il nostro eroe nazionale ha unito il Meridione al Settentrione, la seconda perché ha nostalgia del periodo borbonico. Ma se l’unità dello Stato italiano sarà compromessa, il prezzo più alto lo pagherà proprio il Mezzogiorno. E questo pericolo è diventato più concreto da quando Berlusconi ha rotto con il Centro di Casini, rendendo così la Lega Nord determinante e realizzando uno spostamento a destra del Popolo della Libertà senza la componente moderata e meridionalista rappresentata da Casini. Il leader del PdL - ha continuato D’Alema - si presenta alle elezioni politiche come candidato premier per la quinta volta dicendo di voler migliorare le condizioni di vita degli italiani, ma nel frattempo è lui che è diventato più ricco e non i cittadini; ecco perché ad interessarsi di politica deve essere un politico e non chi ha curato i suoi affari personali, incrementandoli in continuazione. Il governo Prodi, invece, ha aumentato le pensioni, ha ridotto l’ICI, ha fatto pagare le tasse agli evasori e ha dato incentivi agli imprenditori per far trasformare il precariato in lavoro a tempo indeterminato. Nonostante ciò abbiamo preso atto che una coalizione di troppi partiti non funziona, anche perché ci ha portato alle elezioni dopo appena due anni. Il PD è la vera novità della politica italiana, perciò ora bisogna convincere incerti e sfiduciati a votare il nostro partito, per dare una grande svolta all’Italia». Alla manifestazione erano presenti anche le vedove di Luigi Staiano, Angela Villani, e di Giuseppe Veropalumbo, Carmela Sermino. SALVATORE CARDONE