A cura della Redazione
L’affluenza alle urne in occasione del referendum del 12 - 13 giugno a Torre Annunziata ha lasciato intravedere un barlume di speranza per il futuro della nostra città. Oltre 18 mila persone si sono recate ai seggi elettorali per contribuire a decidere se mantenere in vita o abrogare quattro leggi dello Stato. In una fase in cui la politica non riceve molti consensi da parte dei cittadini, essendoci nei suoi confronti una disaffezione diffusa, questo è sicuramente un buon segnale. L’indifferenza, si sa, è la cosa peggiore perché genera assuefazione nei sentimenti degli uomini e una mancanza di reazione di fronte a determinati avvenimenti. E Torre Annunziata ha bisogno di cittadini reattivi se vuole cambiare finalmente registro e dotarsi di un quadro politico-amministrativo finalmente degno di questo nome. Le elezioni comunali sono alle porte, si voterà infatti l’anno prossimo, e si spera che la città abbia uno scatto di orgoglio e partecipi con meno acquiescenza alla selezione di coloro che andranno a rappresentarla a Palazzo Criscuolo. Già qualcosa si sta muovendo in ambito politico. Il centrosinistra, formato da Pd, IdV, SEL e Federazione di Sinistra, si è ricompattato dopo l’operazione trasformista del sindaco Starita e si sta riorganizzando per le prossime elezioni. Altri partiti ed associazioni hanno dato luogo ad una coalizione di centro. Vi fanno parte i Popolari per il sud, Forza del sud, i Circoli della Discussione e Nuova Italia, le associazioni Centro comune e IpF, e il Psi. Entrambe le coalizioni, di centrosinistra e di centro, hanno in comune il giudizio critico nei confronti dell’amministrazione Starita. Poi c’è la coalizione attualmente al governo della città, formata dall’Api, dall’UdC, da Noi Sud, Fli, dai Popolari per Italia domani, a cui si aggiungerà probabilmente una lista civica formata dagli ex Pd (Ascione, Cuomo, Veltro, Fabbrocini) e ex IdV (De Stefano). Il consigliere Di Paolo sicuramente darà luogo a qualche lista civica che sosterrà la sua candidatura a sindaco. Ancora non definita, invece, la posizione del PdL, che potrà correre da solo oppure allearsi con la coalizione che sosterrà Starita. Infine, l’associazione Oplontiamo, nata recentemente, che sembra voglia correre da sola con un proprio candidato a sindaco. Questo è il quadro della situazione politica attuale. Ma le cose potrebbero cambiare quando si dovrà decidere chi saranno i candidati a sindaco delle rispettive coalizioni. Intanto il direttivo del Partito Democratico ha deliberato nell’ultima riunione di proporre ai suoi partner politici le primarie per la scelta del candidato sindaco del centrosinistra e di tutte altre formazioni politiche moderate con le quali si stringerà eventualmente un’alleanza. Proposta che sarà discussa nel prossimo interpartitico della coalizione di centrosinistra. (an.ga) (dal settimanale TorreSette del 17 giugno 2011)