A cura della Redazione
Ha rilevato il Savoia ad un punto dalla zona retrocessione, lha portato sino ai play off. Un vero miracolo calcistico di cui Sergio La Cava (nella foto) può andare fiero. Lex tecnico del Savoia, lunico ad essere inneggiato dalla curva nella gara contro il Quarto esce allo scoperto e svela le motivazioni per le quali ha lasciato il Savoia prima della gara con la Viribus.
A Torre Annunziata sono stato benissimo. Ha rappresentato la più intensa e gratificante esperienza personale. Qui cè un pubblico corretto e competente che, chiaramente, vuole vincere per tornare nel calcio che conta.
La rincorsa ai play off, la grande vittoria contro il Barletta.
Al mio arrivo ho trovato una situazione delicata, una tensione tra squadra, società e tifosi, giorno dopo giorno ho limato questo stato di cose grazie allaiuto di pochi collaboratori che mi preme nominare: il direttore sportivo Felicio Ferraro, il medico sociale Giuseppe Raiola, laddetto stampa Rodolfo Nastro ed il mio staff tecnico, in primis Genesio del Prete. Tutti insieme abbiamo cercato di ricucire gli strappi. Ci siamo riusciti fino alla gara con il Barletta. La vittoria con la capolista ha, però, rappresentato linizio della fine. Nel senso che da quel momento la situazione è, nuovamente, e definitivamente scappata di mano. Non cè stata più la possibilità di ricucire i rapporti, ormai logori e, a quel punto ho deciso di lasciare.
La Cava ha preso questa difficile decisione a malincuore.
Non mi andava di prendere in giro i tifosi che rispetto profondamente, a quel punto avremmo anche potuto vincere qualche gara ma, alla lunga saremmo naufragati e, i risultati di questultimo periodo ne sono la conferma. In una famiglia quando accadono delle problematiche ci si unisce per superarle, al Savoia, purtroppo, questo non è accaduto.
Eppure i play off sembravano alla portata.
Senza falsa modestia dico che il Savoia avrebbe potuto raggiungere il terzo posto. Nella mia gestione cè stata un a sola sconfitta, quella con lAversa Normanna che poi ha vinto il campionato. Per il resto solo soddisfazioni. E a guardare il calendario nelle ultime giornate, eccezion fatta per le gare difficili con Brindisi e Pomigliano, avremmo potuto ottenere solo vittorie.
La Cava lascia aperto lo spiraglio per un prossimo futuro a Torre Annunziata.
Sarei onorato di tornare al Savoia. Ringrazio ancora una volta i tifosi che anche domenica scorsa mi hanno ricordato. Spero possano esserci le condizioni per poter allenare questa squadra e condurla alla vittoria del campionato. La serie C va pianificata, organizzata nei minimi dettagli. Nulla va lasciato al caso, sono abituato a lavorare con i fatti non con le parole, solo se ci saranno fatti concreti Torre Annunziata potrà tornare tra i professionisti
RED.