A cura della Redazione
Era l’appuntamento con la stampa più atteso da tre mesi in casa Savoia. Ma anche l’incontro di martedì, nel suggestivo scenario delle Terme Nunziante al Lido Azzurro, potrebbe rivelarsi l’ennesimo flop. Ancora una volta il popolo biancoscudato si sente tradito: dagli eventi, dalla buona sorte, ma soprattutto dal mecenate di turno. Vincenzo Angellotti ha presentato un volto nuovo: Ciro Caso, un imprenditore salernitano nel campo dell’impiantistica. Non è un socio. Si tratta di un rappresentante di un gruppo che dovrebbe subentrare successivamente nella compagine sociale. Ma per non indurre in confusione i lettori è opportuno riepilogare il presunto, nuovo assetto societario che non ha assunto ancora una connotazione definitiva: Vincenzo Angellotti è titolare del 15%, al gruppo assicurativo che fa capo a Giuseppe Bellicaro (altro nome nuovo che, però, non ha ancora un volto) va il 40%, mentre la Finanziaria Impresa di Sergio Di Lallo arriva al 45% con l’impegno da parte di Ciro Caso a rilevare successivamente parte di questa ultima percentuale. Bellicaro doveva assistere alla partita con l’Adrano mercoledì, ma non l’ha fatto. Subito dopo la conclusione dell’incontro, il diggì Ciro Raimondo ha manifestato tutta la sua delusione per una situazione che ristagna da tempo, troppo tempo. “In questa stagione mi sto giocando una grossa fetta di credibilità - sbotta il direttore generale - e anche di carriera. Sono una persona che crede ancora in certi valori. Ma penso che la conferenza stampa di martedì al Lido Azzurro sia stata una sorta di farsa. Voglio ancora fare professione di ottimismo - conclude Raimondo - e concedere al presidente Angellotti un’ultima possibilità. Dopo la gara di Messina abbiamo l’obbligo di chiarire definitivamente programmi e situazione societaria”. Vincenzo Angellotti sembra impermeabile a qualsiasi tipo di evento. Continua a rassicurare tutti, ma il tasso di credibilità delle sue dichiarazioni diminuisce ogni giorno sempre di più. Sembra che in giro ci siano altri candidati a ricoprire il ruolo di socio del Savoia, ma a questo punto sarebbe opportuno tacere fino a quando la compagine sociale non assumerà l’assetto definitivo. Sul versante più squisitamente tecnico, due incontri che hanno visto il Savoia impegnato nel giro di tre giorni, sempre nel ritrovato Giraud, contro Acicatena ed Adrano, hanno restituito una squadra più viva, finalmente reattiva, in grado di far punti. Così se nel pari contro i catanesi la vittoria è sfuggita oltre i demeriti propri della squadra (il pessimo arbitraggio) nel recupero contro l’Adrano, formazione sulla carta insidiosa, i bianchi sono riusciti ad ottenere tre punti, linfa vitale per la classifica. Difatti, in un sol colpo dal penultimo posto la squadra ha superato Puteolana, Castiglione e Messina, distanziandosi dall’ultima posizione, occupata dal Vittoria, di quattro punti. Una situazione psicologica importante che vede il Savoia in una posizione tale da poter giocare con maggior tranquillità nello scontro diretto di Messina. Ma elemento ancora più significativo è legato alle ultime prestazioni della squadra. Marino ha ritrovato la strada del gol e Marzullo sta attraversando un positivo momento di forma, in attesa del rientro, a pieno regime, dell’altro fantasista Pinto. Una soluzione offensiva questa che permetterà al tecnico Agovino di poter modificare le proprie scelte di gara in gara, di avversario in avversario. Per il match di Messina l’allenatore dovrà rinunciare a Nicoletti squalificato, ma non dispera di recuperare Francesco Pinto, a riposo preacuzionale mercoledì nel recupero contro l’Adrano. RODOLFO NASTRO