A cura della Redazione
Il brutto episodio della scorsa domenica non giova a nessuno. Quelle maglie svestite e adagiate in terra rappresentano l’emblema della sconfitta per l’intero ambiente. E una profonda mortificazione per due icone del recente Savoia: il tifoso e capitano Scarpa e Del Sorbo. A prescindere dal danno tecnico – i giocatori rischiano deferimenti e squalifiche al momento non quantificabili – quello che davvero non si comprende è la motivazione che ha spinto questo gruppo di tifosi ad intimare siffatto gesto. Non è così che si dimostra l’amore per i colori bianchi; non è così che si contestano club e squadra per un torneo che non si evolve come sperato. In questa maniera non si fa altro che aggiungere ulteriori problemi a chi tenta, per abnegazione o perché semplicemente è il suo mestiere, di raggiungere un traguardo sportivo anche di modesto valore ma conosciuto da tutti, come la salvezza. E’ notorio che l’avvocato Maglione non è amato dalla maggior parte dei tifosi. A lui si imputa innanzitutto lo smantellamento pressocchè completo di un gruppo vincente sostituito da atleti prossimi ad attaccare le scarpe al chiodo o il cui valore è ancora tutto da scoprire; a lui si imputa l’ingaggio di un tecnico mai troppo amato e che poco ha dato alla squadra, errore peraltro riparato. Tuttavia, che piaccia o no, è Maglione attualmente l’unico punto di riferimento societario; che piaccia o no è a lui che tocca traghettare il club dalla Segesta ad altri: una promessa che l’avvocato giura di poter mantenere in tempi brevi. Nell’attesa, sarebbe bene fare di necessità virtù, remare tutti nella stessa direzione, ricompattare l’ambiente per arrivare fino a dicembre, periodo indicato come spartiacque per le sorti future del club e della squadra. Solo per la cronaca, ma anche per ricordarlo a molti “distratti”, nel torneo 1995-’96, primo campionato di C1 dopo venti anni, il Savoia a guida Moxedano (all’epoca osannato), cambiò due volte allenatore, vinse la sua prima partita dopo sette turni e si salvò dai play-out solo all’ultima giornata pur potendo disporre di gente come De Rosa, Carruezzo, Baldieri, Mariani, Landonio, solo per citarne alcuni. Non risulta che nessuno contestò nessuno. MATTEO POTENZIERI Non c´è pace per il Savoia. Dopo la sconfitta al Giraud contro la Paganese, con la contestazione dei tifosi oplontini al termine della gara, arriva il provvedimento del giudice sportivo nei confronti della società, multata di 2 mila euro. L´ammenda scaturisce, ancora una volta, dal comportamento dei supporters torresi (non è la prima volta che succede dall´inizio del campionato) rei, durante il match, di aver intonato cori offensivi nei confronti delle forze dell´ordine e di aver fatto esplodere, conclusasi la partita, due petardi fortunatamente senza conseguenze. (Foto solosavoia.it)