A cura della Redazione

Davvero strana la vita di un attaccante nel volley: basta un centimetro in più o in meno per trasformare una stagione. Sempre lì a saltare, colpire, saltare ancora e ancora colpire. Ma se non entra l’ultima palla, quella decisiva, tutta la fatica va in fumo.

La squadra difende, lotta, mura, riceve ma l’attaccante è quella che risolve le gare con le sue schiacciate, con i suoi colpi ad effetto.

Questo è il peso che si porta sulle spalle chi, nel volley, gioca nel ruolo di opposto. Ed è proprio quello che fa Angela Stanzione, una delle atlete della Fiamma Torrese più presenti in campo durante questa stagione.

«Ormai siamo a fine anno e posso fare un consuntivo - attacca con tono deciso -. Certamente posso affermare, senza tema di smentita, di essere migliorata, di sentirmi più completa. Alla Fiamma gioco in un ruolo leggermente diverso da quello a cui ero abituata ma questo mi ha permesso di migliorare moltissimo in ricezione, fondamentale che avevo un po’ trascurato fino a qualche tempo fa. Facendo un resoconto più generale - continua -, parto dicendo che siamo un gruppo fantastico, molto unito e affiatato. Conoscevo Adelaide Salerno (il coach, ndr)  già prima di venire a Torre Annunziata e la nostra intesa è sempre stata perfetta. Dal punto di vista agonistico, ritengo che avremmo potuto fare di più ma la nostra età media è piuttosto bassa e questo ha avuto la sua rilevanza nei momenti decisivi. Non so ancora cosa farò nella prossima stagione - conclude -, spero di essere riconfermata alla Fiamma Torrese». 

Altra atleta che gioca nel ruolo di opposto è Anna De Gennaro, una vita alla Fiamma Torrese, partendo dalle giovanili.

«A mio parere questa annata, dal punto di vista personale - dice - è stata positiva, perché stiamo parlando di un campionato di B2 che è sempre emozionante per qualità e intensità di gioco. Anche in questa stagione mi sono impegnata per migliorarmi, cercando di imparare qualche cosa da tutte le mie compagne, anche dalle più giovani. Credo che proprio la giovane età del nostro gruppo abbia contribuito a rendere le nostre prestazioni altalenanti: siamo mancate nei momenti decisivi, proprio per mancanza di esperienza. Non conosco ancora il mio futuro - conclude De Gennaro - ma io ripeto sempre che non smetterò mai di giocare a volley. Fino a quando riuscirò a conciliare gli impegni lavorativi con l’attività agonistica, andrò avanti. Nemmeno un futuro matrimonio e dei figli mi fermeranno, almeno fino a quando sarò in grado di dare una mano alla squadra. Ovviamente il mio futuro lo vedo alla Fiamma Torrese».

(Eugenio Manzo)