A cura della Redazione

Si è tenuta nella sala Giunta di Palazzo San Giacomo - sede del Comune di Napoli, all’ombra del maestoso Maschio Angioino, la cerimonia di premiazione del calciatore dell’anno targata Football Leader 2018. Il riconoscimento assegnato dall'Assoallenatori - in collaborazione con DGS Sport&Cultura - è andato quest’anno a Ciro Immobile, fresco capocannoniere della Serie A (con 29 gol) e dell’Europa League. Complessivamente, in stagione, l'attaccante della Lazio ha totalizzato 41 reti tra campionato e Coppe.

Presenti all’evento, oltre allo stesso centravanti oplontino, il sindaco Luigi de Magistris, il giornalista Gianluca Gifuni, l’assessore Ciro Borriello ed il giornalista del Corriere dello Sport, Antonio Giordano. L’intera kermesse è stata accompagnata da alcuni video che hanno celebrato rispettivamente il bomber torrese e gli altri vincitori che saranno premiati nelle prossime serate. A esordire è l’assessore Ciro Borriello, che ha lodato il bomber della Lazio pur palesando rammarico per non aver raggiunto con i biancocelesti la qualificazione in Champions.

Giordano ha invece evidenziato come Ciro sia l’esempio del sud che sa affermarsi, a dispetto dei tanti pregiudizi. Interessante l’intervento del primo cittadino Luigi de Magistris: «Un ringraziamento e benvenuto a Ciro Immobile, orgoglio della nostra terra. Quando penso allo sport mi piace pensarelo come paradigma dell'etica, molti sportivi operano molto in solidarietà, è un messaggio molto potente questo. Noi crediamo nello sport, c’è tanta domanda, basta dare spazio per trovare talenti. Cosa penso di Sarri? Sono un grande sostenitore del mister per il grande calcio mostrato, credo sia entrato nel cuore della città ed ha saputo cogliere la voglia di riscatto. Vogliamo vincere con competenza,onestà e passione. Sarri ha raggiunto in questa stagione il punto massimo, ed è davanti ad un bivio, cioè fare meglio o lasciare».

Dopo il primo cittadino è il momento del protagonista assoluto, Ciro Immobile, che ha risposto anche alle domande dei giornalisti presenti in sala. «Voglio essere d’esempio per i ragazzi che vengono da una realtà difficile. Il Mondiale? Le persone che sono con me oggi sanno quanta amarezza ho provato dopo il match con la Svezia, non succedeva da tempo una tragedia sportiva simile. L’Inter? Purtroppo è arrivato il gol alla fine, ma la Lazio meritava di più. Mancini nuovo CT? Mi stuzzica molto, da domani sarò a sua disposizione nella speranza che il problema alla coscia sia passato. Gli infortuni fanno parte del calcio e ci sta».

Il bomber torrese ha espresso il suo punto di vista anche sul campionato italiano, da sempre sottovalutato e bistrattato: «Lo trovo molto competitivo, fino alla fine era tutto in ballo, il Napoli con 91 punti non ha vinto lo scudetto, noi non siamo andati in Champions, la lotta retrocessione si è giocata fino alla fine, il confronto con gli altri anni evidenzia grandi differenze. Ricordo tutte le partite dove potevamo fare di più, qualcosa ci è stato tolto, potevamo arrivare all’ultima già qualificati. Ci siamo impegnati tanto in Europa League e questo può aver pesato sullatenuta fisica della squadra. Il Var? Sono sicuro che sia uno strumento che ha creato dei problemi essendo nuovo, bisogna abituarsi. Ha aiutato molto il campionato in determinati episodi, Lazio-Torino invece è acqua passata e non è il caso di parlarne».

Il Ciro-pensiero si è poi soffermato sul Napoli: «Sono stato vicino alla squadra azzurra in passato, per alcune divergenze non si è fatto più niente, ma anche questo è passato. Il Napoli è una squadra che appassiona tutti gli amanti del calcio, ma sono stati penalizzati dal fatto di non avere una panchina lunga, hanno giocato sempre gli stessi, e posso assicurarvi che è dura, l’ho sperimentato sulla mia pelle avendo disputato tre competizioni».

Non poteva mancare in chiusura una riflessione sull’interista Mauro Icardi, che ha appaiato all’ultima giornata l'attaccante torrese in classifica marcatori. «L’Argentina ha una grande scelta lì davanti, io ed Icardi ce la siamo giocata fino alla fine. Il Mondiale unisce tutti i tifosi, dispiace tanto non poterci essere». Qualche dispiacere di troppo, ma stagione da grande protagonista. Più di quaranta gol stagionali sono il traguardo perfetto per il fuoriclasse di Torre Annunziata, a prescindere dagli obiettivi raggiunti.

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