A cura della Redazione

Millecinquecento euro di ammenda più diffida al Bitonto. La formaizone pugliese è stata sanzionata per intemperanze dei tifosi nel match contro il Savoia, girone H di Serie D, disputatosi domenica scorsa al "Vallefuoco" di Mugnano. «Per avere propri sostenitori lanciato numerosi sputi (10) che colpivano un assistente arbitrale alle spalle. Sanzione così determinata in ragione della recidiva», scrive il giudice sportivo.

I bianchi di Torre Annunziata dovranno fare a meno di Gatto per la sfida contro la capolista Taranto di domenica 10 febbraio. Il calciatore è stato infatti squalificato per un turno per recidiva in ammonizioni. Inibizione a svolgere ogni attività fino al 13 febbraio anche per un componente dello staff del club oplontino, Raffaele Giustiniani, per proteste nei confronti dell'arbitro.

Sempre nel girone H, il Gragnano viene sanzionato con 2.500 euro di ammenda ed una gara da disputare a porte chiuse. La sazione è stata comminata per il lancio di «una bottiglietta piena di acqua sul terreno di gioco che cadeva a pochi metri dall'arbitro»; per il lancio, al termine della partita contro l'Audace Cerignola, «di numerosi sputi (22) all'indirizzo degli ufficiali di gara, alcuni dei quali (5) attingevano l'arbitro in pieno volto, nonchè sulla maglia e i pantaloncini (15), mentre altri colpivano un assistente arbitrale alla testa (2)»; infine,  sempre al termine della gara, i tifosi lanciavano «una pietra di circa 10 cm all'indirizzo dei calciatori della squadra avversaria che cadeva sul terreno di gioco senza colpire alcuno»

Mano pesante del giudice per la Turris (girone I), che paga dazio dopo la gara vinta col Bari. Inflitta un'ammenda di 1.800 euro al club corallino «per avere propri sostenitori fatto esplodere 10 petardi di forte intensità ed acceso 10 fumogeni nel settore loro riservato. Al termine della gara, i medesimi, rivolgevano espressioni offensive all'indirizzo dei tesserati della squadra avversaria». Squalificato per due gare anche l'allenatore Franco Fabiano «per proteste nei confronti di un dirigente della squadra avversaria, al termine della gara reiterava la condotta creando un clima di tensione».