A cura della Redazione

Verso la definizione la questione dello stadio comunale “Alfredo Giraud” di Torre Annunziata.

La polemica scoppiata nei giorni scorsi per l’inadeguatezza dell’impianto sportivo che sarebbe da ostacolo ad un eventuale ripescaggio del Savoia in serie C, sembra trovare un soluzione nelle parole del sindaco Vincenzo Ascione. “Entro venerdì di questa settimana – afferma il primo cittadino – prenderemo una decisione. Se non ci perverrà per questa data una proposta di un project financing da parte di imprenditori privati, adegueremo noi lo stadio attraverso un mutuo da contrarre con la Cassa Depositi e Prestiti. Nell’uno o nell’altro caso l’impianto sarà messo nelle condizioni per affrontare un campionato anche della massima serie”.

Il vociare dei giorni scorsi, che ha visto tifosi e dirigenti del Savoia puntare il dito contro l’Amministrazione comunale, nasce dal fatto che un eventuale, ma più che possibile ripescaggio della squadra oplontina in serie C, sarebbe messo in discussione dalla Lega Pro per l’inadeguatezza dello stadio comunale, al momento privo di alcuni requisiti propedeutici per disputare un campionato professionistico.

Ma quali sarebbero le prescrizione imposte? Lo spiega il punto 3) del comunicato ufficiale n. 248 la F.I.G.C.: “Depositare entro il 29 luglio presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi le risultanze delle verifiche della competente Commissione di Vigilanza sui Locali di Pubblico Spettacolo che attestino la solidità e la sicurezza del suddetto impianto”.

E’ noto che per ottenere il nulla osta della Commissione di Vigilanza andrebbe rifatto totalmente il manto in erba sintetica, come pure andrebbero installati i sediolini in tutto lo stadio e revisionati gli impianti audio, di videosorveglianza di sicurezza e di illuminazione, oltre a tante altre prescrizioni di entità inferiore. A questo punto, in considerazione del fatto che sarebbe pressoché impossibile, anche iniziando i lavori subito, che il tutto possa essere pronto per il 29 luglio, ci si potrebbe appellare al punto 4) del comunicato della FIGC, sempreché la Lega Pro conceda alle squadre ripescate la stessa deroga concessa a quelle neopromosse, ossia: “Depositare presso la Commissione Criteri Infrastrutturali e Sportivi-Organizzativi, nel caso in cui la società non abbia la disponibilità di un impianto nel proprio Comune, istanza per ottenere la deroga a svolgere l’attività per la stagione sportiva 2020/2021 in un impianto non ubicato nel proprio Comune...”.

Venerdì, dunque, sarà una giornata fondamentale per il futuro dello stadio “Alfredo Giraud” di Torre Annunziata.  L’ipotesi per la quale “tifano” tutti i torresi è una concreta proposta di un project financing da parte di imprenditori privati.

L’alternativa (mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti) rappresenta una strada percorribile sì, ma dai tempi di realizzazione sicuramente più dilatati.