Il 24 febbraio del 1991, 30 anni fa, dopo 27 mesi di assenza, il Savoia ritorna a disputare una gara di campionato a Torre Annunziata, nel nuovo stadio Giraud

I lavori per il nuovo stadio, erano iniziati il 17 novembre del 1988 appalto vinto dalla ditta Serpico costruzioni di Scisciano, che già aveva suscitato molte perplessità di carattere tecnico, in quanto la stessa era specializzata in altri settori dell'edilizia, non certamente nell'impiantistica sportiva.

Dopo poco iniziano subito i primi problemi, uno su tutti lo sbancamento delle rocce vulcaniche. Il Ministero dei Trasporti, infatti, vieta l'utilizzo delle mine, di conseguenza bisognava procedere con i martelli pneumatici, con un dispendio di tempo e denaro non previsto e suscitando le proteste dei proprietari delle abitazioni nelle vicinanze, che lamentavano danni di carattere strutturale, in quanto l'uso dei martelli pneumatici, provocavano forti lesioni e crepe nelle mura degli appartamenti.

Subito dopo l'inizio di questa procedura, si bloccano i lavori per 8 lunghi mesi, in attesa di una "variante al progetto". Ma burocrazia e crisi amministrative fanno slittare ulteriormente i lavori.

Intanto la tifoseria non ci sta ed inizia un pressing asfissiante sulla politica, con continue manifestazioni di protesta ed irruzioni durante le sedute di Consiglio Comunale, con l’Amministrazione costretta a mettere lo stadio al primo punto dell'agenda politica.

Nel frattempo il Savoia, tra mille difficoltà, riesce a vincere il campionato di Interregionale. Il 6 maggio del 1990 davanti a diecimila spettatori, al San Ciro di Portici, il Savoia stacca il tagliano per la serie C2.

Serpico riprende i lavori, anche se gli operai impiegati sono davvero esigui per il miracolo da compiere, ed alla fine, nonostante i fiumi di promesse, viene consegnato uno stadio con un solo settore disponibile, mentre restano da ultimare i lavori per la curva e la tribuna.

Saranno tanti i politici che rivendicheranno la paternità della ristrutturazione dello stadio Alfredo Giraud, anche se per la disputa della gara contro il Potenza si dovette attendere l'esito favorevole del verbale della Commissione di vigilanza sui pubblici spettacoli, prima del fischio d'inizio del signor Ciambotti di Empoli.