A cura della Redazione

Un match senza sbavature, un dominio assoluto. Così Irma Testa, pugile di Torre Annunziata, ha fatto il suo esordio ai Giochi di Tokyo 2020.

Davanti aveva una rivale forte, una russa tosta e combattiva. Liudmila Vorontsova aveva imparato le precedenti lezioni. Per due volte aveva affrontato l‘azzurra, per due volte aveva perso. E allora ha cambiato tattica. Per un intero round ha provato ad essere meno irruenta, più riflessiva. Non si è lanciata addosso a Irma come un toro infuriato. Tutto inutile. La torrese è andata a cercarla, le ha dato ancora una volta una lezione di boxe. L’avevo indicata come favorita di questo sedicesimo, non sono stato quindi sorpreso dalla sua performance.

Costantemente in anticipo, più veloce di braccia, dotata di una scelta di tempo decisamente superiore, Irma ha trasformato la russa in uno sparring. Buona per allenarsi.

È stato un segnale importante. L’altra, non dimentichiamolo, è forte. Se ci è apparsa lenta e prevedibile il merito va cercato nel talento e nella capacità di esprimere questo talento della Testa.

Seconda e terza ripresa hanno visto uno scenario diverso, La russa è tornata a inseguire forsennatamente la corta distanza, provando a fare pressione, cercando lo scambio ravvicinato per piazzare i suoi colpi potenti. Tutto inutile anche stavolta. Irma ha avuto in mano il pallino della sfida, il match è stato a senso unico.

Alla fine mi è passato per la testa un pensiero. Lunedì ci sarà una cliente ancora più scomoda: Michaela Walsh è numero 3 del mondo. Ma, contro la Testa che ho ammirato ieri, ho pensato, a doversi preoccupare credo dovrebbe essere l’irlandese.

Poi però ho ascoltato il verdetto. Split decision: 4 giudici 30-27 per Irma, uno 28-29 per la russa! Ripeto split decision in un match dominato. Il giudice mongolo Otgongbayar Mandakhbayar deve essere digiuno di pugilato per avere firmato un cartellino a favore di Liudmilla Vorontsova. Forse è la prima volta che si trova coinvolto in un torneo così importante. Va fermato, sospeso. La Boxing Task Force del CIO ha un problema enorme di arbitri e giudici. Era stato facile scrivere qualche mese fa che a Tokyo 2020 avremmo assistito alla peggiore Olimpiade di sempre, per quel che riguarda gli ufficiali di gara. Oggi ne abbiamo avuto la conferma.

La speranza è che non si inventino niente.

Irma Testa è forte, in forma, ha un senso del tempo e un talento da mostrare al mondo. Lasciateglielo fare senza romperci le palle.

Dario Torromeo (BoxeRingweb)