Tokyo 2020, un altro prestigioso traguardo raggiunto da un’altra eccellenza sportiva di Torre Annunziata. Parliamo di Raffaele Bergamasco, figlio dell’olimpionico Ernesto, tecnico della Nazionale di pugilato femminile indiana.

La sua atleta Lovlina Borgohain, ha conquistato la medaglia di bronzo nella categoria pesi welter, entrando di fatto nella storia del pugilato indiano per essere la prima donna a compiere un’impresa del genere.

Lovlina è stata sconfitta nella semifinale dalla campionessa mondiale turca Surmenell, replicando il percorso della pugile torrese Irma Testa, anche lei medaglia di bronzo e sconfitta in semifinale dalla campionessa mondiale filippina Petecio.

Un vero e proprio capolavoro compito da Raffaele Bergamasco, il cinque volte campione italiano di pugilato, che compirà a novembre 50 anni, Già allenatore della Nazionale Azzurra maschile di pugilato, dopo le Olimpiadi di Rio del 2016, dove non aveva vinto medaglie, non gli era stato rinnovato il contratto. Deluso, amareggiato e demotivato, alla fine dello stesso anno accettò la proposta di allenare la nazionale Youth femminile indiana. Una nuova e difficile sfida che però Raffaele affrontò conseguendo uno strabiliante successo, vincendo 5 ori e 2 bronzi ai rispettivi mondiali, un risultato mai raggiunto dall’India.

Promosso nel 2018 a coach della nazionale, sempre femminile di Élite, la sua squadra di giovani campionesse di pugilato vinsero 1 oro, 1 argento e 2 bronzi. Nello stesso anno fu nominato miglior tecnico dell’Asia, per i tanti successi ottenuti.

A Tokyo 2020 la prima medaglia conquistata da una pugile indiana guidata dal torrese Raffale Bergamasco.