A cura della Redazione

Il Napoli tocca molto probabilmente il punto più basso della gestione De Laurentiis. Le assurde modalità con le quali è maturata la sconfitta contro l’Empoli al Castellani (i toscani non vincevano da sedici partite, l’ultimo successo risale proprio alla gara di andata al Maradona), sanciscono l’addio definitivo a qualsiasi velleità di Scudetto, e fanno piombare la squadra di Spalletti in un vortice di negatività dal quale sarà impresa assai ardua tirarsi fuori. Per fortuna degli azzurri, la Roma, detronizzata dall’Inter nell’anticipo del sabato, resta distante nove punti, quindi la qualificazione alla prossima Champions League resta ancora ampiamente alla portata del Napoli. Ma occhio a non darla per scontata: perché il vergognoso spettacolo andato in scena in quei fatali 7 minuti in cui gli azzurri hanno subito 3 gol da uno degli attacchi peggiori della Serie A, lascerà sicuramente delle scorie nella testa (già annebbiata) e nelle gambe dei calciatori.

Nel frattempo, la Società attraverso un tweet ha annunciato che a partire da martedì la squadra andrà in ritiro permanente. "La SSC Napoli - si legge in un secondo tweet - precisa che la decisione del ritiro è stata presa dall’allenatore Spalletti e condivisa dalla Società". 

Le pagelle degli azzurri

Meret, voto 2. Ci aveva provato già nel primo tempo, ma nella ripresa la frittata la combina per davvero. La finta nell’area piccola con Pinamonti a pochi centimetri da lui è una follia assoluta. La papera di oggi potrebbe mettere la parola fine alla sua esperienza napoletana, che a dire il vero è stata caratterizzata più da ombre che da luci.

Zanoli, voto 5. Non al meglio a causa di un’indisposizione, la sua gara dura solo 45’ in cui non ha brillato. Nonostante non si sia allenato, Spalletti decide comunque di schierarlo dal primo minuto, e la ragione di questa scelta è presto svelata: in panchina ha solo Malcuit (voto 3. Resta un mistero come un calciatore tanto scarso e mediocre possa giocare non solo in Serie A, ma addirittura in una squadra di vertice: il francese farebbe fatica anche nel torneo di calcetto del dopolavoro. Prima l’errore in uscita con un tentativo di dribbling senza alcun senso, poi si perde Pinamonti in occasione del 3-2. Un disastro assoluto).

Rrahmani, voto 5,5. Non la sua prestazione migliore. Protagonista di qualche sbavatura, ma non commette errori particolari.

Juan Jesus, voto 6. Gara attenta del difensore brasiliano che non fa sentire la mancanza di Koulibaly. Non soffre particolarmente Cutrone, nonostante l’attaccante ex Milan svari su tutto il fronte d’attacco.

Mario Rui, voto 6. Prestazione diligente del terzino portoghese, ormai una consuetudine. Uno dei pochi a salvarsi, ammirevole la sua applicazione sia in fase difensiva che offensiva.

Anguissa, voto 6. Rubacchia la sufficienza solo per l’assist in occasione del raddoppio di Insigne. Per il resto appare svagato e privo di idee, commettendo diversi errori che consentono la transizione offensiva all’Empoli.

Fabian Ruiz, voto 5,5. Sfiora il gol con un sinistro che finisce vicino al palo della porta difesa da Vicario. Soffre quando l’Empoli salta la prima pressione ed è costretto a rincorrere i centrocampisti di Andreazzoli.

Zielinski, voto 5. Entra in campo al 68’ ma il suo impatto è praticamente inesistente. Rinuncia ad una comoda conclusione nei minuti finali, nonostante avesse tutto lo spazio per poter calciare verso la porta. Senza fiducia e senza coraggio, e non è di certo una novità.

Lozano, voto 6,5. Serve a Mertens l’assist per il vantaggio degli azzurri. Continuo nell’azione offensiva, riesce anche a ripiegare con successo in occasione di alcune sortite in attacco dei toscani. Riesce a dare imprevedibilità alla manovra azzurra, essendo l’unico a saltare l’uomo e ad arrivare sul fondo.

Insigne, voto 6,5. Arriva in doppia cifra con uno dei rarissimi gol su azione di questo campionato. Spreca una buona occasione arrivando in leggero ritardo sull’assist di Mertens.

Mertens, voto 7. Finalmente Spalletti decide di schierarlo dal 1’ e il belga lo ripaga con un gol ed una prestazione assolutamente positiva. Agisce da regista offensivo dando il via a tutte le azioni più pericolose del Napoli.

Osimhen, voto 5,5. Poco o nulla nella sua partita, solo tanta confusione. Non riesce mai a creare preoccupazioni ai difensori dell’Empoli, nonostante Mertens lo serva in verticale con continuità. Poche le conclusioni verso la porta (nessuna nello specchio) e tutte imprecise.

Spalletti, voto 4,5. I cambi. Quei maledetti cambi. Tira fuori Zanoli per inserire Malcuit, calciatore mai dentro alle rotazioni e già ampiamente fuori dal progetto: una scelta che avrà esiti sanguinosi. La ciliegina sulla torta ce la mette con le sostituzioni di Mertens ed Insigne (fino a quel momento migliori in campo) per inserire il cugino scarso di Zielinski e Politano (s. v.). Ci chiediamo, dopo il gol dell'1-2 di Henderson, non sarebbe stato utile inserire un centrocampista (tipo Demme) per dare maggiore equilibrio alla squadra?

Chiudiamo con una statistica: il Napoli non perdeva una partita con due gol di vantaggio da 80 anni, correva l’anno 1942. Dal Castellani è tutto, linea allo studio.