A cura della Redazione

La Campania si conferma Campione d’Italia in Umbria ed è la quarta volta consecutiva, la settima nella sua storia ultraventennale.

Inserita nel primo girone, nella gara d’esordio sul campo di Nocera Umbra, ha battuto la compagine laziale (4-2) con una tripletta del bomber De Gennaro e gol di Michele De Santis. Eppure la partita era iniziata male. Neanche un giro di lancette che i laziali si portano in vantaggio grazie ad un rimpallo favorevole. Dopo sette minuti pareggia la squadra guidata da mister Roperto con un preciso colpo di testa del numero 9 campano su cross al bacio di Fabrizio De Santis dalla destra.

Al 24’ calcio di rigore per la rappresentativa laziale. Lo trasforma l’ottimo Ranalli.  Poco prima della fine del primo tempo è Michele De Santis a riequilibrare le sorti della partita. Nella ripresa sale in cattedra la Campania e con un uno-due di De Gennaro, il secondo su calcio di rigore, chiude la pratica. Il giorno successivo il calendario propone la sfida all’Emilia Romagna. Subito in vantaggio con Michele De Santis (9’), la squadra del presidente Ferrari si fa raggiungere dagli avversari al quarto d’ora della ripresa. Così diventa determinante la sfida all’Abruzzo in programma il 2 giugno a Spello. Entrambe sono appaiate in testa alla classifica con quattro punti.

Partita combattuta, equilibrata, corretta. Dopo aver colpito il palo (8’) la compagine abruzzese passa su calcio di rigore al 21’ della ripresa. Trasforma Tiberi. Occorrono sette minuti per pareggiare i conti e superare il turno, grazie alla differenza di cartellini gialli. Su un cross dalla sinistra di Furio, De Gennaro s’inventa una torsione magistrale e va a colpire di testa quasi a fil di palo. Nel cadere sbatte la testa del femore che si lussa. Ridotta la lussazione subito ma De Gennaro ammaina bandiera bianca. Il sorteggio stabilisce le due semifinali. Triveneto-Puglia e Campania-Piemonte. Si gioca di nuovo a Spello. La Campania cambia modulo ed imbriglia gli avversari che non si rendono mai pericolosi. Sblocca il risultato un eurogol del giovane Luca Masiello, che dal vertice sinistro dell’area di rigore scocca un tiro tanto potente quanto preciso che termina la sua corsa in fondo alla rete (25’). Prima del duplice fischio il raddoppio di Daniele Furio. Nella ripresa prova a rientrare in partita il Piemonte che al 2’ con una bella semirovesciata spaventa il portiere campano. Al 3’ Apice, schierato “falso nueve”, sigla il tris. Peppe Colapietro al 23’ nega la soddisfazione del gol della bandiera con una parata spettacolare.

Nel pomeriggio la finale con il Triveneto. A Nocera Umbra, davanti ad una tifoseria numerosa e rumorosa. Parte a razzo la Campania. Al 7’ annullato un gol di Apice ai più apparso regolare.  Macina tanto gioco ma conclude poco la squadra di Roperto. Al 12’ della ripresa traversa piena colpita dal Triveneto. Al 21’ paratona di Mongillo che con i piedi riesce ad evitare la capitolazione. E quando ormai tutti pensano ai rigori, ecco il guizzo di Pagliarini che porta in vantaggio i suoi. Grande tripudio sugli spalti. Tifosi del Triveneto in maggioranza. L’arbitro concede sei minuti di recupero e proprio all’ultimo minuto su calcio di punizione Fabrizio De Santis regala la lotteria dei rigori ai campani con un tiro a palombella che sorprende il pur bravo portiere veneto. Pronte le liste dei rigoristi. Segnano tutti e così si va ad oltranza.  Sbaglia il numero 10 del Triveneto (Pagliarini) trasforma capitan Apuzzo.

Inizia la festa. La Campania vince il settimo scudetto. Record assoluto di categoria. E subito indossa la maglia celebrativa “007 Cascata di scudetti”. Tra gli applausi di tutti, come lo sport insegna.