A cura della Redazione

Il Napoli vince per 2 a 1 a Braga, in Portogallo, nella prima partita di Champions League. Una vittoria sofferta, anche se il primo tempo poteva finire con una goleada a favore della squadra partenopea.

Poco preciso e sfortunato Osimhen in più di un’occasione, quando nei primi minuti si è fatto ribattere un tiro a tu per tu con il portiere, e quando per ben due volte ha sfiorato il vantaggio, prima con un colpo di testa, esaltando le doti del portiere Matheus, e poi colpendo il legno della traversa con un gran tiro da fuori aerea.

Un Napoli da due volti, come spesso sta accadendo in questa prima fase di campionato. Nel secondo tempo, infatti, la squadra azzurra ha tirato i remi in barca mettendo in evidenza tutte le sue lacune in difesa, peraltro privata dell’apporto di Rrahmani che al 13’ del primo tempo ha dovuto lasciare il campo per problemi fisici, sostituito da Ostigard.

Possiamo dire che la "sfortuna" del primo tempo del Napoli è stata compensata dalla "fortuna" dei secondi 45 minuti, con due episodi che hanno indirizzato il risultato finale (autorete e palo dei portoghesi).

La rete del vantaggio del Napoli, al 46' del primo tempo, è stata realizzata dal capitano Di Lorenzo (foto). Poi all'84' il pareggio di Bruma e, dopo 4 minuti, la sfortunata deviazione nella propria porta di Niakatè, che ha regalato la vittoria agli Azzurri.

Una successo che comunque fa morale, visto che la squadra allenata da Garcia è l’unica italiana ad aver vinto nel primo turno di Champions (Milan, Lazio e Inter hanno pareggiato).

Tra i peggiori in campo, per il Napoli segnaliamo in difesa Jesus, a centrocampo Anguissa e in attacco Kvaratskhelia. Tra i migliori, Di Lorenzo, Zielinsky e Osimhen.

Domenica 24 settembre alle ore 18,00 il Napoli affronterà in trasferta il Bologna, una squadra ostica che non renderà sicuramente facile la vita agli Azzurri. Sarà quella l’occasione per verificare se le ambizioni di scudetto degli uomini di Garcia sono legittime o meno, e se i risultati poco lusinghieri delle ultime due partite di campionato siano dovuti alla precaria condizione atletica di alcuni giocatori in campo o ad un’involuzione del gioco dell’intera squadra.