A cura della Redazione
Pubblichiamo il comunicato dell´associazione politica e culturale Centro Comune sugli sprechi dell´Amministrazione Starita e gli scenari futuri in vista delle elezioni comunali del 2012.
Ciò che solitamente è condensato nelle mani di un unico esponente della giunta comunale, come le deleghe alla cultura, al turismo, alla promozione dellimmagine e dellidentità, ai grandi eventi, a Torre Annunziata è invece spacchettato in quattro assessorati differenti. Ti aspetti almeno che sia per una particolare sensibilità dellazione di governo a queste tematiche, e invece scopri che per levento più significativo che si celebra sul territorio, la festa patronale del 22 ottobre, mancano i fondi, e sinvoca il soccorso di sponsor privati, salvo poi, dopo cruenti polemiche, riuscire a racimolare qualcosa per realizzare una kermesse in tono minore. Evidentemente, però, non è solo questione di tagli agli enti locali da parte del governo centrale, se poi ingenti risorse sono invece destinate alle politiche sociali. E non certo per finanziare fondamentali progetti di assistenza primaria, meritevoli di un certo potenziamento. Ma per oliare, piuttosto, i meccanismi dellassistenzialismo (leggi clientelismo) più sfrenato e improduttivo, in barba alle più elementari logiche di trasparenza e cancellando completamente dallagenda azioni tese a favorire coloro che rappresentano la parte più dinamica della società: i giovani. Con tutto il rispetto per quegli anziani, ai quali, in periodo di austerità, si può anche negare qualche ballo di gruppo, al fine di pervenire ad un più giusto equilibrio nellindirizzo di spesa del Comune. E invece permane una logica irrazionale, che ultimamente ha anche determinato forti fibrillazioni perfino nella stessa maggioranza. Nel mentre, per linizio dellanno scolastico, si è dovuta benedire una donazione privata per sopperire alla mancanza di sedie in un istituto primario della Città. Bene così!
E di ciò che si deve dibattere al fine di determinare un processo di discontinuità con tali fallimentari politiche. Ci spiace, invece, dover prendere atto che ci sia chi ancora non riesce a comprendere a pieno le potenzialità di unalleanza straordinaria, prima che tra partiti e movimenti, tra uomini e donne di buona volontà, di diverse sensibilità politiche, accomunati dal desiderio di porre fine allo sfascio degli ultimi anni e di convergere su programmi e valori. Magari partendo proprio da unanalisi approfondita e critica delle esperienze passate, ma in senso propulsivo e non preclusivo. Daltronde, nelle menti più fini, il passato è una radice, non una prigione.
Lauspicio è che si mettano da parte tatticismi, pregiudizi e schematismi vetusti, e ci si confronti per offrire agli elettori unalternativa di governo credibile e coesa più che una coalizione solo apparentemente coerente, come lo fu, bellerrore, quella che sostenne Starita nel 2007. Quando si evoca il passato, speriamo ci si ricordi anche di questo.
Il Consiglio direttivo di Centro Comune