A cura della Redazione

All'apparenza era nullatenente ma aveva auto di lusso e d'epoca che stavano per essere vendute all'asta in fiere internazionali. I militari del I Gruppo del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Genova, nell’ambito di un’indagine coordinata dalla locale Procura della Repubblica, hanno sequestrato venti autoveicoli facenti parte di una prestigiosa collezione di auto d’epoca e di gran lusso, tutti riconducibili ad un soggetto privato genovese (non imprenditore), avente oltre un milione di euro di debiti con il Fisco.

Proprio per tale esposizione con l’erario, questi si era spogliato di tutti i beni a lui intestati, attribuendoli fittiziamente ai parenti della propria compagna - tutti sprovvisti di reddito - e ad altri soggetti compiacenti, tra i quali due italiani - un torinese ed un lodigiano - oggi residenti a Montecarlo, anche attraverso re-immatricolazioni nel Principato di Monaco.

L’operazione - denominata Rien ne va plus - è nata a seguito dell’apertura di una verifica fiscale lo scorso maggio nei confronti del principale indagato, selezionato attraverso un esame degli indici di rischio. L’analisi forense condotta sullo smartphone dell’uomo - risultato nullatenente - ha portato alla luce numerosi documenti attestanti l’interposizione fittizia di ben otto prestanome per le auto poi sottoposte a sequestro. E' stata dunque segnalata alla Procura della Repubblica di Genova l’esistenza di un gruppo criminale transnazionale, finalizzato alla sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte, che opera in più Stati.

Successivamente all’apertura della verifica, il titolare effettivo di tutta la collezione si stava adoperando per procedere alla vendita all’asta in due blasonati eventi internazionali (il “Classic & Sport Cars” di Montecarlo ed il prestigioso “Goodwood festival of speed” nel Regno Unito, nei giorni dal 12 al 15 luglio) di otto tra le autovetture della sua collezione, tra cui tre Ferrari, una Corvette di altissimo valore collezionistico e una Lamborghini Murcielago, esemplare n. 26 delle 185 complessivamente prodotte, che aveva lasciato l’Italia lo scorso 4 luglio alla volta dei salotti britannici.

Il soggetto torinese-monegasco, “titolare” fittizio di alcune Ferrari, vanta anche un ruolo primario nella casa d’asta genovese che stava curando la vendita a Montecarlo di alcune delle auto. Vista l’imminente vendita all’incanto, su richiesta degli investigatori, la Procura della Repubblica di Genova ha emesso un provvedimento di sequestro preventivo finalizzato alla confisca, con procedura d’urgenza, che è stato immediatamente eseguito dai militari delle Fiamme Gialle, i quali sono riusciti a recuperare - in un’operazione durata una settimana - le autovetture in Italia e all’estero ed hanno bloccato - grazie all’utilizzo dei canali di cooperazione internazionale attivati dal II Reparto del Comando Generale della Guardia di Finanza - la vendita all’asta nel Regno Unito e nel Principato di Monaco.

Per essere sempre aggiornato clicca "Mi Piace" sulla nostra pagina Facebook