A cura della Redazione

"Contrari 317, astenuti 191 contro l'emendamento di LeU che chiedeva di ripristinare l'art.18 dello Satuto dei Lavoratori. Un'occasione persa per ridare veramente dignità ai lavoratori e alle lavoratrici". Lo afferma Guglielmo Epifani di Liberi e Uguali, presentatore dell'emendamento che chiedeva il rispristino dell'art. 18.

"Per noi - prosegue Epifani - la proposizione della tutela reale nel caso dei licenziamenti illegittimi risponde a un doppio risarcimento intellettuale e morale. Per 20 anni ci è stato detto che l'art.18 frenava i contratti a tempo indeterminato e gli investimenti. Tolto quel diritto però non sono aumentati né i contratti né gli investimenti. È bene prendere atto che quella narrazione non era e non è vera. E' necessario tornare a difendere meglio la dignità dei lavoratori che vengono licenziati in modo illegittimo. E sicuramente il cosiddetto Decreto Dignità non lo fa", conclude Epifani.

 Il deputato di LeU, Roberto Speranza, ha parlato di “promesse tradite”, dato che in campagna elettorale i pentastellati avevano rivendicato la volontà di ripristinare la normativa e abolire il Jobs Act.

Al contrario, il Pd si è astenuto, con l’attacco di Debora Serracchiani: “Prendiamo atto che M5S e Lega lasciano intatto il Jobs act voluto e attuato dai governi Renzi e Gentiloni. E lo fanno dopo che per tutta la campagna elettorale hanno detto che lo avrebbero abolito e reintrodotto l’articolo 18”.