A cura della Redazione

"Credo sia una norma pericolosa". Lo ha detto il presidente dell'Anticorruzione, Raffaele Cantone, in un'intervista su Radio Capital, parlando di appalti e sblocca-cantieri, in particolare sull'aumento del livello degli appalti affidati.

"Credo che questa norma non sia corretta, soprattutto sul piano di garantire migliori servizi per la Pubblica Amministrazione - ha aggiunto - . Mantengo le mie riserve, non mi va di dire che è una norma sblocca tangenti, è esagerato, ma non va nella giusta direzione. E non credo che servirà davvero a sbloccare gli appalti".

"Se facciamo un preventivo per fare un lavoro a casa nostra, facciamo un minimo di sondaggio di mercato? Credo che vada fatto anche per la Pubblica Amministrazione. Credo che la previsione di un numero più alto di preventivi crei anche un minimo di concorrenza".

Secondo Cantone, che ha parlato a "Circo Massimo" su Radio Capital, la norma "non servirà davvero a sbloccare gli appalti. A me non risulta che ci siano mai stati blocchi per gli appalti sotto i 200mila euro. Il vero problema del Paese sono i grandissimi appalti, per i quali spesso viene fatta una progettazione non corretta o gare fatte male. La norma fino ai 200mila euro non so che effetti avrà, ma non sono quelli gli appalti che rappresentano i problemi del Paese".

Dell'ampliamento del subappalto, invece, Cantone è "meno preoccupato. L'Europa ci ha chiesto di essere meno rigorosi, anche perché forse conosce meno i rischi del subappalto, ma dobbiamo tenerne conto".

E scattano da oggi le norme contenute nel decreto Sblocca Cantieri. Il provvedimento è stato pubblicato ieri nella Gazzetta Ufficiale, che indica espressamente l'entrata in vigore da oggi 19 aprile.

"Il cosiddetto decreto sblocca cantieri - dice il capogruppo del Pd Graziano Delrio - è un provvedimento di estrema gravità. Dopo tre anni di crescita degli investimenti, il governo in un anno ha bloccato tutto. Non solo il decreto non risolve il problema che pomposamente proclama di voler risolvere, ma contiene misure che possono riaprire la strada alla corruzione e ad allarmanti inquinamenti. Rappresentano anche un passo indietro sulla strada della trasparenza e della salvaguardia delle aziende che operano correttamente e sui diritti dei lavoratori. Il governo ci ripensi e lo ritiri o troverà nel Pd una durissima opposizione". (ANSA)