A cura della Redazione

Scende a 10 giorni la quarantena e per i positivi con un solo tampone in uscita. E' quanto emerge dalla riunione del Comitato tecnico scientifico (Cts)

Tamponi molecolari ed antigenici potrebbero essere autorizzati per i 'contatti'. E' questo - secondo quanto apprende l'Ansa - l'altro aspetto sanitario esaminato nel corso della riunione del Cts. Tali tamponi potrebbero essere realizzati dai medici di famiglia e dai pediatri ove possibile.

Gli asintomatici che non riescono a negativizzarsi, dopo 21 giorni avranno comunque concluso la quarantena e saranno 'liberi'.

E' una delle misure approvate dal Cts che confluiranno in una circolare del ministero della Salute. Il protocollo definito prevede dieci giorni di quarantena e un tampone molecolare. Se l'esito è positivo, il soggetto dovrà effettuare altri 7 giorni di isolamento al termine del quale sottoporsi nuovamente al test. In caso di nuova positività, dovrà rimanere altri 4 giorni in quarantena e poi effettuare un ultimo tampone molecolare. Anche in caso di positività sarà comunque 'libero': studi internazionali, sottolineano dal Cts, affermano infatti che dopo 20 giorni la carica virale è talmente bassa che il soggetto non è più in grado di infettare.

"Per il raggiungimento dell'obiettivo strategico connesso alla sostenibilità del sistema diagnostico dei casi di positività" al Covid, il Comitato tecnico scientifico "ritiene necessario il coinvolgimento anche dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta per il prezioso e fondamentale contributo che potranno assicurare nella esecuzione dei tamponi, al fine di sostenere in maniera essenziale il sistema sanitario nel Paese". Lo sottolinea lo stesso Cts in una nota.

"Siamo costretti a stringere le maglie dopo settiomane di misure che allargavano". Lo ha detto il ministro della Salute, Roberto Speranza da Fabio Fazio a 'Che tempo che fa' su Rai3. "Un cambio di marcia con interventi puntuali su alcune aree più a rischio per rimettere la curva sotto controllo e per non assumere misure più dure, e giocare d'anticipo". I contagi in Italia sono aumentati ma sono inferiori ad altri Paesi. In un giorno la Francia ha avuto +27mila contagi". Stop anche alle feste private e più controlli. Ci sono delle "cose essenziali ed altre no", ha spiegato Speranza.

"Agiremo sugli assembramenti e sugli orari dei locali". Riferendosi ad alcune misure che lunedì saranno oggetto di confronto con le regioni per poi essere recepite nel nuovo Dpcm, Speranza ha annunciato anche interventi sugli sport dove non è possibile usare mascherine o mantenere le distanze.

Il 75% dei contagi avviene nelle relazioni familiari. "Si abbassa la guardia e ci si toglie la mascherina". Da qui la stretta sulle feste private, non solo tra giovani, e sugli assembramenti. Le nuove norme anti-Covid in arrivo sono "nazionali". Le Regioni avranno la possibilità di agire su norme più restrittive, ha detto Speranza, sottolineando che "non ci sono le condizioni per nessun lockdown nazionale per nessun territorio".

"Dalle Regioni è stato acquistato il 70% in più dei vaccini antinfluenzali e il mio invito è di fare il vaccino. La campagna antinfluenzale - ha tenuto a sottolineare il ministro - sta partendo in anticipo in tutte le regioni".
"In queste ultime ore abbiamo iniziato ad utilizzare anche i test antigenici che sono test più rapidi e che ci aiuteranno - ha continuato il ministro - . 5 milioni sono in arrivo, verranno usati nelle scuole, stiamo lavorando per provare ad aprire anche l'opportunità di un utilizzo negli studi dei medici di medicina generale e questo potrebbe essere chiaramente un grande passo in avanti". E in merito alle code per i tamponi Speranza ha risposto: "In queste ore è stato fatto un lavoro straordinario. Si raddoppieranno i drive-in nel Lazio a partire da domani, c'è un lavoro importante di rafforzamento della nostra rete territoriale". Sul piano dei reagenti "il problema è stato risolto dal commissario Arcuri già da diversi mesi. È chiaro che dobbiamo continuare a lavorare su questo terreno, a marzo e ad aprile si facevano circa 30mila tamponi ora siamo a 130mila al giorno".