A cura della Redazione

Ritorno… all’antico. Il Ministero dell’Istruzione ha reso noto le modalità di svolgimento degli esami di Stato relativi al primo (primaria e medie) e secondo ciclo (superiori).

Torna la seconda prova scritta, oltre naturalmente all’orale.

Le ordinanze, specifica il Ministero, sono pronte e verranno emanate prossimamente, dopo il parere che dovrà esprimere il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione. I provvedimenti del ministro Patrizio Bianchi sono stati anche illustrati alle organizzazioni sindacali.

Le prove scritte si effettueranno in presenza. Per il solo colloquio, sia nel primo che nel secondo ciclo, è prevista la possibilità della videoconferenza per i candidati impossibilitati a lasciare il loro domicilio, condizione che andrà, comunque, documentata. 

L’Esame del primo ciclo 

Sono previste due prove scritte, una di italiano e una relativa alle competenze logico-matematiche, e un colloquio, nel corso del quale saranno accertate anche le competenze relative alla lingua inglese, alla seconda lingua comunitaria e all’insegnamento dell’Educazione civica.  

La votazione finale resta in decimi (massimo 10/10). Per quanto riguarda l’ammissione all’Esame, la partecipazione alle prove nazionali Invalsi, che comunque si terranno, non sarà requisito di accesso. L’Esame si svolgerà in presenza, nel periodo compreso tra il termine delle lezioni e il 30 giugno 2022.  
   
L’Esame del secondo ciclo 

Previsti una prova scritta di italiano, una seconda prova sulle discipline di indirizzo, predisposta dalle singole commissioni d’Esame, e un colloquio.  

La sessione d’Esame avrà inizio il 22 giugno 2022 alle 8.30, con la prima prova scritta di italiano, che sarà predisposta su base nazionale. La prova proporrà sette tracce con tre diverse tipologie: analisi e interpretazione del testo letterario, analisi e produzione di un testo argomentativo, riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità. 

Il 23 giugno si proseguirà con la seconda prova scritta, diversa per ciascun indirizzo, che avrà per oggetto una sola disciplina tra quelle caratterizzanti il percorso di studi. Ci sarà, poi, il colloquio, che si aprirà con l’analisi di un materiale scelto dalla commissione (un testo, un documento, un problema, un progetto) che sarà sottoposto al candidato. La commissione sarà composta da sei commissari interni e un Presidente esterno.   
   

“Le scelte di oggi - sottolinea il Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi - rientrano nel percorso di progressivo ritorno alla normalità che stiamo realizzando. Non siamo ancora fuori dalla pandemia, ma già quest’anno, grazie ai vaccini e alle misure di sicurezza decise dal governo, abbiamo garantito una maggiore continuità della scuola in presenza, fin dal primo giorno. Abbiamo tenuto conto, come era giusto fare, degli ultimi due anni vissuti dai nostri ragazzi. Per questo, ad esempio, nel secondo ciclo, affidiamo la seconda prova scritta alle commissioni interne, che conoscono i percorsi personali degli studenti. Dobbiamo rimetterci in cammino verso la normalità e guardare al futuro, lavorare alla scuola che vogliamo costruire insieme”, conclude.