A cura della Redazione

i finanzieri del Nucleo Speciale Polizia Valutaria della Guardia di finanza, su delega della Procura della Repubblica di Roma, hanno eseguito una ordinanza emessa dal G.I.P. del Tribunale capitolino applicativa di misure cautelari personali nei confronti di sette persone. Sono indagate, a vario titolo e in concorso, per corruzione per atto d'ufficio e corruzione per atto contrario a doveri d'ufficio,  

Disposti gli arresti domiciliari per un imprenditore romano, risultato amministratore di fatto e/o di diritto di 3 società e di una Fondazione, che hanno ricevuto, nel periodo 2018-2021, affidamenti da parte di Istituti scolastici per circa 23 milioni di euro; tre soggetti, collegati all'imprenditore, che sarebbero intervenuti, a vario titolo, nella dazione delle utilità; due dipendenti del Ministero dell’Istruzione, uno dei quali recentemente pensionato, che avrebbero posto in essere atti contrari ai doveri d’ufficio a fronte delle utilità ricevute dall’imprenditore. A carico di un terzo dipendente dello stesso Ministero è stata applicata la misura interdittiva della sospensione temporanea per un anno dall’esercizio del pubblico ufficio.

L’imprenditore romano era già sottoposto agli arresti domiciliari per aver corrisposto utilità al Capo Dipartimento per le risorse umane, finanziarie e strumentali del Ministero dell’Istruzione, ed è stato oggi raggiunto da analoga misura cautelare per ipotesi di corruzione di ulteriori funzionari e dirigenti del medesimo Dicastero.

Avrebbe potuto contare sulla collaborazione fornita dai dipendenti del Mnistero secondo uno schema di scambio di interessi tradotti in vantaggi economici per l’imprenditore e utilità per i pubblici dipendenti.

Lo stesso sarebbe stato, così, in grado di conoscere anticipatamente i contenuti dei bandi per il finanziamento di progetti scolastici, apportandone le modifiche necessarie per favorire le sue società, e avrebbe partecipato a riunioni strategiche presso il Ministero dell’Istruzione per concordare la distribuzione dei finanziamenti destinati ad alcuni istituti scolastici.

In tale quadro, due soggetti dipendenti dell’imprenditore, oggi posti anch'essi agli arresti domiciliari, avrebbero contribuito alla predisposizione del contenuto - anticipato - dei bandi di gara, in modo che potessero essere agevolmente aggiudicati agli enti riconducibili al medesimo imprenditore e, nel contempo, avrebbero partecipato consapevolmente alla dazione delle utilità in favore dei pubblici ufficiali, occupandosi delle modalità operative per l’assunzione o il conferimento di incarichi e per i pagamenti delle spese richieste o sostenute per conto dei predetti pubblici ufficiali.

La misura degli arresti domiciliari ha riguardato anche un soggetto campano, titolare di una ditta individuale con sede a Marcianise (CE), che avrebbe emesso fatture per operazioni inesistenti allo scopo di fornire una giustificazione contabile al denaro in uscita dalle società dell’imprenditore romano destinato, in realtà, a coprire le spese sostenute in favore del Capo Dipartimento.

Per quanto concerne i tre dipendenti del Ministero dell’Istruzione, il dirigente, ora in pensione, avrebbe percepito utilità consistenti nel pagamento dei canoni di locazione di un appartamento a Roma per il periodo febbraio 2020-giugno 2021, pari a circa 40.000 euro, nonché per i lavori di ristrutturazione pari a circa 15.000 euro, effettuati nel 2021 su un immobile di proprietà, anch’esso ubicato nella Capitale; la funzionaria, invece, avrebbe ottenuto dall’imprenditore il pagamentodi circa 69.000 euro per una camera utilizzata dal fratello, presso un Bed and Breakfast di Roma, per il periodo febbraio 2019-giugno 2021; il funzionario, oggi raggiunto dalla misura della sospensione temporanea dall’esercizio del pubblico ufficio, avrebbe ricevuto beni in natura pari a circa 5.000 euro (motorino e computer).

Il G.I.P. ha, altresì, disposto nei confronti dei tre pubblici ufficiali indagati, il sequestro preventivo pari alle somme oggetto della presunta corruzione.