A cura della Redazione

Tre settimane fa sfuggì al maxi blitz dei carabinieri del Nucleo investigativo di Napoli. Il 26enne Kevin Kurti è ora in manette, arrestato in Albania, suo paese d’origine.

Due i gruppi criminali coinvolti nell’operazione dello scorso 16 gennaio. La DDA partenopea e carabinieri eseguirono decine di misure cautelari e sequestrarono un ingente quantitativo di sostanze stupefacenti.

Durante le indagini – nel novembre del 2022 – fu possibile arrestare a Dubai il latitante Bruno Carbone, collaboratore del più noto narcotrafficante Raffaele Imperiale. Finisce oggi, dunque, la fuga di Kurti.

Ritenuto broker del narcotraffico e importante trafficante albanese di cocaina, il 26enne è considerato il perno attorno al quale ruotò l’accordo tra Simone Bartiromo – elemento di spicco dell’organizzazione oggetto di investigazioni -  e Sebastiano Romeo, “fornitore” di cocaina  calabrese stanziato a Bianco.

Le indagini non si sono mai fermate e i carabinieri, coordinati dalla DDA di Napoli e con la preziosissima collaborazione dello SCIP (Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia) e della Polizia albanese, hanno rintracciato Kurti a Durazzo.

Era nell’abitazione della sua famiglia e, quando le teste di cuoio hanno fatto irruzione: non ha opposto resistenza.

E’ ora ristretto in un penitenziario albanese, in attesa dell’estradizione.