A cura di AdnKronos

Come Regione "siamo migliorati ma dobbiamo comunque lavorare per migliorare ancora di più non solo la performance, ma anche il gradimento dei cittadini. Dovremmo concentrarci sull'integrazione socio sanitaria e sulla protezione sociale, che ci vede come un indicatore 'ballerino' ". Lo ha detto Giovanna Zamaro, direttore centrale Salute, politiche sociali e disabilità di Regione Friuli-Venezia Giulia, in occasione della presentazione - oggi a Roma - del XIII Rapporto Crea Sanità Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità dell’Università degli Studi di Roma Tor Vergata sulle 'Performance Regionali'.  

Il Friuli-Venezia Giulia si è classificato nel terzo gruppo di Regioni, con un indice di performance compreso tra il 33% e il 41%, che indica una protezione sociosanitaria media. Dal 2019 al 2024, la regione - si legge nel report - ha fatto progressi notevoli, superando il 70% degli indicatori valutati. Tuttavia, rimane in una posizione intermedia nell’ambito del ranking generale, con spazi per miglioramenti e distante dai livelli ottimali. Non soddisfa completamente i criteri di resilienza per garantire una sostenibilità a medio termine, il che sottolinea la necessità di ulteriori azioni per affrontare le sfide relative alla sostenibilità e migliorare la qualità dei servizi. 

"L'altro aspetto che dovremmo attenzionare e che stiamo mettendo già in pratica è l’implementazione della rete oncologica. C'è il piano oncologico che sta prendendo forma e verrà messo in atto a breve. Ciò che è interessante è costruire le reti, perché noi potremmo avere resilienza solo se c’è networking, che non è solo un networking sanitario, ma anche sociale, integrato anche con il Terzo settore, con gli stakeholder e in un rapporto tra il pubblico, il privato accreditato-convenzionato, le fondazioni e tutti coloro che ci vogliono sostenere", conclude.