A cura della Redazione

Risposte concrete. Sono quelle che chiedono gli 84 ex lavoratori in mobilità della Metalfer che si trovano, col passare del tempo, a fare i conti con una situazione economica sempre più critica (da gennaio 2009 le loro remunerazioni subiranno unulteriore decurtazione del 20 per cento). Lennesimo incontro tenutosi in Regione per discutere dellannosa questione legata allazienda di Rovigliano fallita nel 2005 ha aperto, però, nuovi possibili scenari. Infatti, al vertice di ieri mattina, oltre alla consueta presenza del sindaco di Torre Annunziata, Giosuè Starita, della Tess, dei rappresentanti sindacali dellex stabilimento di via Terragneta e del dottor Nando Santoro, dirigente regionale delegato al Contratto dArea torrese-stabiese, la novità assoluta è stata la partecipazione al summit di Stefano Acciaio, presidente del consorzio «Assoimpresa 2». Acciaio ha sottoposto allattenzione delle forze politiche e sindacali unidea-progetto per la fattibilità di un insediamento industriale delle imprese del consorzio sulle ceneri dellex Metalfer. «La nostra società consortile spiega il presidente Acciaio è composta da dieci imprese del comprensorio più altre tre che si apprestano a farne parte. Si va dal settore della nautica a quello metalmeccanico e agroalimentare. Quindi imprese non di filiera, ma a vocazione darea. Il problema che si pone continua sta nel fatto che il consorzio non è in grado di assorbire tutte la manodopera fuoriuscita dal processo produttivo della Matalfer. Al massimo potremmo garantire lassunzione di 50 lavoratori, che si aggiungerebbero a quelli già impiegati nelle tredici aziende del consorzio». Ma le organizzazioni sindacali non ci stanno. «Lincontro afferma Salvatore Maglione, rappresentante sindacale della Fim-Cisl -, è stato interlocutorio. Lipotesi prospettata dal presidente Acciaio, pur contenente aspetti interessanti, ci sembra al momento insufficiente. Il nostro primo obiettivo è quello di ricollocare gli 84 lavoratori attualmente in mobilità. Inoltre continua il 60 per cento delle imprese del consorzio occupa meno di 15 unità lavorative. Quindi, nel caso in cui queste in futuro si trovassero in difficoltà, i lavoratori non potrebbero più usufruire di quegli ammortizzatori sociali a garanzia del loro futuro economico. Pertanto conclude Maglione ci siamo prefissi un ulteriore incontro con il presidente Acciaio che dovrà fornirci ulteriori elementi per una valutazione più complessiva».
Nellambito dellincontro, infine, il sindaco Starita ha avanzato la proposta di dare in concessione larea ex Metalfer, anziché alienarla, per evitare speculazioni da parte di futuri imprenditori.
BENNI GAGLIARDI