A cura della Redazione

Non tutti sanno che all’interno dell’associazione di categoria CONFIDA vi è un particolare raggruppamento costituito da giovani imprenditori del settore, di età compresa tra i 18 e i 40 anni non compiuti.
Il Gruppo Giovani Imprenditori annovera 60 soci che operano all’interno di aziende della distribuzione automatica associate a CONFIDA.
Dotato di un proprio regolamento e impegnato in molteplici attività, nel 2014 il Gruppo ha eletto come suo presidente Roberto Pace della società di gestione toscana GEDAC srl ed è a lui che abbiamo rivolto alcune domande su questa specifica compagine associativa.

Ci presenta il Gruppo dei Giovani Imprenditori?
Il Gruppo è nato nel 1994 come Commissione Giovani Confida con due obiettivi: stimolare la partecipazione diretta dei giovani imprenditori alla vita associativa e dare un’immagine nuova dell’imprenditore della distribuzione automatica, promuovendo contenuti di ordine etico-sociale. Il Gruppo, pur con alti e bassi, ha mantenuto questi obiettivi. Non è un caso che il Consiglio Direttivo.di CONFIDA assegni ogni anno la delega alla formazione al Presidente del Gruppo Giovani.,L’iscrizione al Gruppo è gratuita e aperta a tutti i giovani tra i 18 e i 40 anni che operano nelle imprese associate a CONFIDA. Esiste un Comitato Direttivo, che si riunisce con cadenza trimestrale ed è attualmente composto da 9 membri, ma che da regolamento può arrivare ad un massimo di 11.
Il Gruppo, invece, si riunisce annualmente in occasione dell’Assemblea e ogni anno organizza visite aziendali presso le imprese associata a CONFIDA.

A quale scopo si è voluto dedicare un ramo dell’associazione agli imprenditori più giovani?
Il Gruppo è nato come espressione delle leve più giovani, non certo digiune di distribuzione automatica, ma desiderose di accrescere le loro conoscenze. Lo scopo è proprio quello di dare il nostro contributo in un settore in cui la componente di innovazione è sempre più predominante ed avere un ruolo attivo nelle decisioni che contano e che, soprattutto, incidono sul nostro futuro.

Siete tutti attivi nelle imprese di famiglia?
Sono ben felice di affermare che molti Giovani del gruppo attuale sono neo-imprenditori: non tutti veniamo da aziende di famiglia ma ci sono anche tanti che hanno intrapreso la propria esperienza imprenditoriale senza una “storia di vending” alle spalle.

Negli incontri associativi quanto conta l’esperienza sul campo e il confronto con la generazione dei padri?
Sicuramente il confronto con la generazione dei padri e l’esperienza sul campo in questo settore fanno molto. Personalmente, sono entrato in azienda molto presto e il bagaglio di conoscenze che ho acquisito in questi anni ritengo sia importantissimo. Parlando invece del confronto con la generazione precedente, noto che spesso per molti giovani non è facile emergere a fianco di padri che si sono fatti da soli e che hanno tantissimo da insegnare, ma che forse oggi, vista la velocità con cui evolvono il mondo e soprattutto le tecnologie, avrebbero quantomeno da ascoltarci.

Secondo lei, cosa spinge dei giovani esordienti nel mondo del lavoro, senza un pregresso familiare nel vending,ad investire in questo settore?
Molti di essi hanno comunque avuto esperienze a vario titolo nel settore come dipendenti o magari manager, quindi una impronta comunque l’avevano. Sono comunque dell’opinione che è un settore con molte sfaccettature, ad alto tasso tecnologico quindi di alto appeal per un giovane.

Siete tutti molto giovani e lei è un giovane presidente. Come riesce a mettere tutti d’accordo quando discutete su progetti e obiettivi, tenendo conto dell’irruenza propria dell'età?
Devo dire che siamo tutti abbastanza disciplinati e se ogni tanto la discussione degenera, esiste sempre la campanella. A parte gli scherzi, sono molto felice del gruppo. Siamo allineati su molte idee e l’unità di intenti facilita ogni discussione. Devo anche ammettere di essere il più Giovane (anagraficamente, ma non per servizio) ma questo non mi è mai pesato dato che comunque fra tutti ci conosciamo da anni e l’esperienza che ho accumulato in oltre 10 anni di vending mi aiuta nei rapporti interpersonali.

Quali sono le vostre attività specifiche?
Considerata la delega ricevuta, nel 2016 abbiamo proposto un piano di formazione esclusivamente online, in modo da rendere i corsi più fruibili agli associati, soprattutto a coloro che difficilmente riescono ad allontanarsi dall’azienda. Gli argomenti trattati sono stati molto trasversali, cercando di offrire spunti per ogni figura aziendale. Infatti, fra i vari corsi, ne sono stati realizzati anche alcuni per Addetti al Rifornimento, Tecnici e per l’Imprenditore stesso.
Nel dettaglio è attiva la piattaforma e-learning la cui scheda di adesione è scaricabile al link http://www.confida. com/piano-di-formazione-professionale.
I corsi attualmente attivi sono:
• Comunicazione, nuovi modelli e idee per lo sviluppo
aziendale;
• La gestione delle lamentele;
• Gli addetti al centralino;
• La cultura del caffè - La qualità delle miscele di caffè in
grani per il vending;
• La cultura del caffè – Il percorso per fare un buon caffè;
• Nozioni tecniche di base;
• Carico e pulizia del distributore automatico, del furgone,
delle attrezzature;
• I sistemi di pagamento.
Inoltre è in programma a breve una riunione del Comitato Direttivo per concretizzare l’ampliamento dell’offerta formativa per il 2017.

Quali sono i prossimi progetti?
A breve faremo una visita presso l’azienda associata BWT Water + More. Nel corso di quest’anno i corsi online saranno ampliati ulteriormente e affiancati ad alcuni corsi in aula, che rappresentano comunque delle importanti occasioni di incontro e confronto, molto utili soprattutto per noi giovani.