A cura della Redazione

Pubblichiamo volentieri la lettera fatta pervenire in redazione dalle famiglie Guida - Duraccio ad un anno dal tragico evento del 7 lugliuo 2017, quando il crollo di un'ala di una palazzina di Rampa Nunziante causò la morte di otto persone, tra le quali i coniugi Pasquale Guida e Anna Duraccio, con il loro figlioletti Francesca e Salvatore:

Esattamente un anno fa la nostra città veniva scossa da una tragedia immane. Per molte famiglie la vita da quel momento non sarebbe stata più la stessa.

La cittadinanza fu senza dubbio scioccata e colpita nel profondo. Molti cittadini accorsero per poter dare aiuto a chi era rimasto sotto le macerie; purtroppo la speranza di salvare vite umane risultò vana.

Oggi, ad un anno esatto da quel tragico evento, vogliamo ringraziare coloro che in quel maledetto giorno, e nella settimana successiva, si adoperarono nelle operazioni di salvataggio e di supporto ai familiari: il corpo nazionale dei Vigili del Fuoco; l'Arma dei Carabinieri; la Polizia di Stato; Ia Polizia Municipale; le Forze Armate; la Croce Rossa; la Protezione Civile; l'Amministrazione Comunale; tutti i cittadini, amici e parenti accorsi; i volontari del Centro ISM di Raffaele Sperandeo; la Chiesa della SS. Trinità nella persona di don Ciro Cozzolino; il Santuario dello Spirito Santo, nella persona di don Pasquale; la Basilica Ave Gratia Plena, nella persona di don Raffaele; le agenzie funebri cittadine impegnate nei solenni funerali; gli amici di Pasquale Guida: Ciro Amore e Antonio Zatico; Alfredo Vitagliano, per l’ospitalità data ai Vigili del fuoco la notte dei soccorsi; il condominio di via Gino Alfani; il condominio di via Roma; tutti i cittadini che nelle ore successive alla tragedia restarono in composto silenzio e dolore in rispetto delle vittime.

Il nostro appello è che emerga la Verità e trionfi la Giustizia.

Le famiglie Guida e Duraccio