A cura della Redazione

Oggi pomeriggio, 29 aprile, presso la sede comunale di via Provinciale Schiti è stata posta la firma sul protocollo di intesa  per lo sviluppo e la rigenerazione di Torre Annunziata attraverso interventi concepiti nell’ambito di una più ampia strategia di valorizzazione dell’intera Buffer Zone di Pompei. A cominciare dal rinnovamento del waterfront e delle aree retro-portuali del Comune oplontino, ripensate in modo da tenere insieme funzioni miste di tipo industriale/cantieristico, ludiche e turistico-ricettive.

Hanno sottoscritto l’accordo il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, il presidente dell’Associazione Naplest et Pompei Marilù Faraone Mennella, il presidente dell’Unione Industriali di Napoli Vito Grassi e il presidente dell’Associazione Costruttori di Napoli (Acen) Federica Brancaccio.

All'importante incontro, erano presenti il comandante dell'Ufficio Circondariale Marittimo tenente di vascello Vito Limanni, il neo eletto vicepresidente dell'Asi Carmine Alfano, il segretario comunale Lorenzo Capuano, l'assessore i Lavori Pubblici Luigi Ammendola e il dirigente dell'Utc Nunzio Ariano..

«Nell’ambito del lavoro che l’Amministrazione Comunale sta portando avanti per riportare a Torre Annunziata sviluppo e occupazione – afferma il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione la firma di questo protocollo risulta strategica per accendere i riflettori sulle grosse potenzialità che ha il nostro territorio e per seguire le linee di indirizzo della legge relativa al “Grande Progetto Pompei”. La speranza è che la sinergia tra le parti che hanno sottoscritto il protocollo possa rappresentare solo il primo ma decisivo passo per la trasformazione dell’intero territorio».

«Siamo in prima linea da anni per favorire investimenti per gli interventi di rigenerazione che questo magnifico territorio, a cominciare da Torre Annunziata, merita – afferma Maria Luisa Faraone Mennella  -. Si passa alla fase operativa di un percorso che vede la virtuosa collaborazione tra attori pubblici e privati nel segno della riqualificazione dell’intera Buffer Zone di Pompei».

«Dobbiamo saper coniugare – aggiunge Vito Grassi -  sviluppo produttivo e dell’economia del mare con la valorizzazione del turismo e del patrimonio artistico e storico culturale, in una visione di crescita integrata del territorio».

«Il protocollo sottoscritto oggi - continua Federica Brancaccio – è un ulteriore segno della possibile, fruttuosa interazione tra Istituzioni e Associazioni imprenditoriali, unite da un comune disegno, sotto la guida e la programmazione della politica».

(Nella foto, da sinistra: Vito Grassi, Marilù Faraone Mennella, Federica Brancaccio e Vincenzo Ascione)