A cura della Redazione

Dario Ricciardi, entrato a far parte due anni fa dello staff del sindaco Vincenzo Ascione, rassegna le dimissioni da delegato alla comunicazione sui temi della Disabilità e dello Sport. E lo fa attraverso la pubblicazione - sul suo profilo facebook - di una lettera indirizzata al primo cittadino, dove spiega le motivazioni che lo hanno indotto a prendere una decisione così drastica.

«Nella nomina avuta due anni fa – spiega Ricciardi rivolgendosi ad Ascione - ho letto la volontà dell’Amministrazione che presiedi a voltare pagina e a dimostrare con i fatti il desiderio di affrontare con buona volontà e spirito di servizio il problema dell’accessibilità e della difesa dei diritti dei disabili torresi. A distanza di 2 anni devo rilevare con estremo rammarico che nulla è cambiato.

Da allora mai una volta sono stato convocato né da te né dal Consiglio comunale per affrontare i problemi che mi stanno a cuore – continua Ricciardi -. Prendo quindi atto che la carica conferitami ha avuto un significato meramente propagandistico e che di fatto anche la tua Amministrazione non ha alcun reale interesse ad affrontare con serietà i problemi correlati alla disabilità. Al contrario, la difesa dei diritti dei disabili resta per me una battaglia da portare avanti con convinzione giorno dopo giorno, sarà il mantra a cui ispirare le mie azioni future.

Per tutto questo, non avendo io né ambizioni politiche né la vanità di ostentare una carica pubblica ma solo il desiderio di fornire collaborazione fattiva – conclude Ricciardi -,  rassegno le mie dimissioni irrevocabili dal ruolo che mi avevi riservato. A te e a tutta l’Amministrazione Comunale il mio augurio di buon lavoro per realizzare una Torre Annunziata inclusiva ed accessibile».

Ma qual è stata la reazione del sindaco Ascione di fronte a tali accuse? Interpellato, ha misurato le parole, non volendo in alcun modo entrare in polemica con il giovane Dario. «In questo momento - ha detto - provo solo tanta amarezza».

(Nella foto, il sindaco Vincenzo Ascione con Dario Ricciardi)