A cura della Redazione

Gli avvocati del Tribunale di Torre Annunziata sul piede di guerra. Da lunedì sciopero in bianco, poi tra un mese una nuova astensione da tutte le udienze civili e penali, infine un’interrogazione parlamentare da presentare al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede per denunciare lo stato in cui versano gli uffici del Giudice di Pace di via Margherita di Savoia.  

E’ quanto è scaturito da un’affollata assemblea che ha riunito gli avvocati del foro oplontino. Presenti i sindaci di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, di Torre del Greco, Giovanni Palomba, e di Trecase, Raffaele De Luca; il rappresentante del comune di Sorrento; la parlamentare M5S Teresa Manzo; i deputati Catello Vitiello (Italia Viva) e Antonio Pentangelo (Forza Italia). Tutti concordi nel sostenere l’azione intrapresa dall’Ordine degli avvocati, presieduto da Luisa Liguoro. Ambienti fatiscenti, carenza di personale e il “persistere di approcci di alcuni giudici - ha spiegato il presidente Liguoro - che si caratterizzano per la sistematica violazione dei principi deontologici che regolano il rapporto tra le parti. Criticità più volte denunciate che si riflettono sul corretto funzionamento della giurisdizione”.

Tutto ciò ha indotto gli avvocati ad alzare l’asticella della loro protesta. Bloccare la macchina della giustizia, non pagare i contributi unificati, indire uno sciopero della fame, chiedere ai parlamentari della zona di presentare un’interrogazione al ministro Bonafede.

E’ intervenuto anche l’ex presidente del COA Giovanni Torrese: “Sono dispiaciuto per l’assenza di molti sindaci e parlamentari della zona – ha detto -, che, pur invitati, non hanno dato alcun cenno di adesione. Eppure erano in discussione argomenti che stanno molto a cuore ai loro cittadini. Ritengo che non sia più procrastinabile la pianta organica del Giudice di Pace di Torre Annunziata, che purtroppo non tiene conto dei cambiamenti avvenuti nella sede oplontina dopo la chiusura di diversi uffici distaccati”.

Lunedì 20 gennaio, intanto, si incomincerà con uno “scipero bianco”, durante il quale gli avvocati si asterranno dalle mansioni che non sono di loro competenza, come la stesura dei verbali di udienza in assenza dei cancellieri.

(Nella foto, faldoni accantonati sul pavimento negli Uffici del Giudice Pace di via Margherita di Savoia)