A cura della Redazione

Torre Annunziata, è già plogging mania.  Proviene dalla Svezia ed in poco tempo sta facendo il giro del mondo fino ad arrivare alla città oplontina.

Si tratta del plogging ovvero del running associato alla raccolta dei rifiuti. Il termine nasce dalla fusione della parola svedese “plocka upp”, che significa raccogliere, e jogging. Il gruppo plogging, nato all’interno dell’Asd Torre Annunziata Trecase Run, ha iniziato la propria attività da poche settimane dedicandosi al litorale torrese ed in particolare all’arenile pubblico detto Mappatella.

“Nella giornata di sabato 8 febbraio abbiamo raccolta circa 200 kg di rifiuti distribuiti sulla spiaggia differenziandola in plastica, vetro e carta“, dice Roberto Cirillo, rappresentante del gruppo plogging oplonti. “L’obiettivo è quello di praticare sport e contemporaneamente impegnare la nostra attività per il sociale con la speranza di essere da esempio per tutta la cittadinanza .Tutti i torrresi sono invitati a partecipare agli incontri che si terranno ogni sabato pomeriggio alle 15 30”.

Tra le prossime mete del plogging oplonti la spiaggia di Rovigliano, da sempre abbandonata e sommersa di rifiuti. Dal punto di vista prettamente atletico il plogging completa il lavoro aerobico del running o jogging con quello muscolare. Nel gesto della raccolta infatti si devono eseguire degli squat e bisogna poi correre con un sacco che man mano diventa più pesante. In un lavoro si è stimato che per 30 minuti di Plogging si bruciano in media 330 calorie rispetto alle 270 del jogging.