A cura della Redazione

Chiesa gremita per i funerali dell’oculista Gioacchino Mollo, il medico 62enne travolto dalla caduta di un albero in via Crispi a Cava de’ Tirreni il 6 febbraio scorso. Per permettere a tutti di assistere al rito funebre, è stato montato uno schermo nel salone attiguo alla parrocchia.

Tantissimi, tra parenti, amici, pazienti e conoscenti, che hanno voluto tributargli un ultimo saluto. Gecchi, come lo chiamavano gli amici, era benvoluto da tutti. Serio ed apprezzato professionista, svolgeva la sua attività presso la clinica Maria Rosaria di Pompei e in uno studio privato proprio di fronte al tribunale di Torre Annunziata.

Nei giorni scorsi la moglie, Rosanna Avagliano, aveva lanciato un appello: “Vogliamo che si faccia piena luce su questa drammatica vicenda, non si può ridurre tutta ad una fatalità”. E le stesse parole sono state dette dalla sorella dell’oculista, Anna Mollo, durante la celebrazione del rito funebre alla chiesa della SS. Trinità: “Mi caro fratello, la tua vita è stata soppressa in un attimo. Si parla di fatalità, si dà colpa alle raffiche di vento. Noi chiediamo solo giustizia perché la tua vita per noi aveva un valore inestimabile”.

Intanto a Cava de’ Tirreni, dove il dottor Gioacchino Mollo risiedeva con la moglie e le sue tre figlie, il sindaco Vincenzo Servalli ha proclamato il lutto cittadino. Con apposita ordinanza “è stata disposta l’esposizione delle bandiere a mezza asta nel Palazzo Comunale e il divieto di svolgere attività ludiche o ricreative che contrastino con la proclamazione del lutto. Inoltre, i titolari di attività commerciali, le organizzazioni politiche, sociali e culturali, i concittadini tutti sono invitati ad esprimere la loro partecipazione al lutto cittadino mediante la sospensione o comunque la limitazione delle attività, in segno di raccoglimento e rispetto, durante le esequie”.