A cura della Redazione

Ancora un’interessante iniziativa da parte dell’Aicovis di Torre Annunziata. Il presidente Rosario Iannucci, accompagnato da Antonio Immobile, il papà di Ciro, calciatore della Lazio e della Nazionale italiana, ha incontrato il preside del liceo Artistico “de Chirico” Felicio Izzo per donare all’istituto la maglia della nazionale n. 17 del capocannoniere del Campionato italiano.

Ciro Immobile, torrese purosangue, è anche ambasciatore dell’Aicovis, associazione contro la violenza negli stadi, che da qualche anno si è fatta promotrice di iniziative a livello nazionale per la lotta contro il razzismo e il bullismo. E proprio restando in questo ambito, che Iannucci ci anticipa le prossime iniziative dell’associazione. “Stiamo organizzando una mostra fotografica e pittorica per sensibilizzare i più giovani nei confronti di un problema, il bullismo, diventato negli ultimi tempi sempre più ricorrente. La mostra, che ha ottenuto già il patrocinio della Federazione Italiana Gioco Calcio, della Gazzetta dello Sport e dell’Unicef, sarà itinerante, con la prima tappa nella città di Torre Annunziata. Ed i protagonisti saranno proprio gli studenti del Liceo Artistico di via Vittorio Veneto, ai quali l’Aicovis ha chiesto – così come viene riportato nel protocollo d’intesa stipulato con il preside Felicio Izzo - di dipingere dieci quadri o pannelli mobili che dovranno simboleggiare i temi tanto cari all’Associazione”.

Venticinque anni, tanti sono gli anni di vita dell’Aicovis. Il merito va soprattutto al dinamico presidente Iannucci, al quale – forse – non si riconosce l’importanza sociale del sul sodalizio. “Un vecchio detto latino recita ‘Nemo propheta in patria’ (nessun profeta è gradito nella sua patria, ndr), ma io non ci faccio caso. Sono stato al cospetto del Papa, del presidente della Repubblica, del presidente del Coni e della Figc; abbiamo portato i nostri striscioni in tutti gli stadi d'Italia; abbiamo fatto indossare le nostre magliette ad arbitri e squadre della massima serie. Regaliamo ogni anno negli ospedali della Campania, nel giorno dell’Epifania, calze ai ragazzi meno fortunati. Abbiamo fatto mostre, convegni, dibattiti per affrontare il grave problema della violenza negli stadi, anche se fortunatamente negli ultimi tempi si assiste sempre meno a risse tra  le opposte tifoserie all’interno degli stadi. Sensibilizziamo i ragazzi nelle scuole a condannare fenomeni di bullismo e di prevaricazione nei confronti de loro simili più deboli. Per quello che facciamo, non vogliamo nessun riconoscimento. Però  – conclude Iannucci - mi sarei aspettato almeno di essere invitato alla partita di calcio femminile under 19 tra le nazionali di Italia e Svezia allo stadio Giarud. Avrei consegnato con piacere i nostri gadget alle atlete. Ma dal Comune, purtroppo, non è giunta nessuna telefonata… “.