A cura della Redazione

Emergenza coronavirus, scuole chiuse a Torre Annunziata fino a mercoledì 4 marzo. Molti lettori ci hanno chiesto per quale motivo è stata protratta l’apertura delle scuole se l’ordinanza adottata dal presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca limitasse la chiusura alle scuole di ogni ordine e grado, comprese quelle per l’infanzia e Università, all'1 marzo.

Innanzitutto va detto che l’ordinanza della Regione non ha indicato chi avrebbe dovuto provvedere alla sanificazione e disinfezione degli istituti scolastici. Ciò ha generato una serie di equivoci a cui ha fatto chiarezza l’Anci Campania (Associazione Nazionale Comuni d’Italia), precisando “che la straordinaria disinfezione è a carico del datore di lavoro (dirigenti scolastici) e solo in caso di impossibilità documentata sarà effettuata dai sindaci”. L’Anci, inoltre, ha precisato che “qualora le attività di disinfezione non dovessero essere completate entro il termine previsto, il sindaco prorogherà lo stesso con propria ordinanza”.

In virtù di quanto esposto la Commissione consiliare Pubblica Istruzione, presieduta dalla consigliera Giovannina Cirillo, aveva richiesto una riunione con il sindaco Vincenzo Ascione, i dirigenti scolastici e i vertici dell’Asl.

Tale riunione – spiega la dottoressa Cirillo – ha portato all’emanazione dell’ordinanza n. 55 del 28 febbraio 2020 che prevede la chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado per i giorni 2 e 3 marzo e la sospensione delle attività scolastiche nella giornata del 4 marzo al fine di effettuare gli interventi richiesti con ditte specializzate. Voglio sottolineare – conclude la consigliera – che il sindaco Ascione e l’intera amministrazione comunale, con grande senso di responsabilità e nonostante la non brillante situazione economica delle casse comunali, hanno deciso di intervenire con fondi comunali e di coordinare le operazioni di disinfezioni in tutte le scuole del territorio”.

Intanto nel decreto sociale del governo sul Coronavirus è contenuta la norma salva anno scolastico, che prevede una deroga al limite di 200 giorni minimi per la validità dell’anno scolastico per gli studenti costretti a non andare a scuola a causa del Coronavirus e della sospensione delle attività didattiche.