A cura della Redazione

Ore 12,30 di oggi, giovedì 19 marzo. Sette persone sono sedute comodamente sulle panchine davanti agli Scavi di Oplonti, in via Sepolcri, nonostante il divieto di uscire di casa senza un motivo di necessità.  

A guardare bene sono tutte persone di una certa età, qualcuna munita anche di bicicletta, incuranti del rispetto della prescritta distanza tra l’una e l’altra e, peraltro, senza alcun ausilio di protezione.

Abbiamo approfondito la questione. Ebbene, le sette persone attendono tutte l’orario per il ritiro del sacchetto-viveri presso la Mensa dei poveri “Don Pietro Ottena” di don Pasquale Paduano. Infatti, da quando il convitto è stato chiuso per l’allarme diffusione coronavirus, il pranzo è stato sostituito con una colazione a sacco da distribuire agli aventi bisogno. Il problema è che molti di questi vengono da fuori Torre (qualcuno anche da Napoli) e pertanto nell’attesa che si faccia l’ora per il pranzo, aspettano tutti assieme seduti sulle panchine. Probabilmente non sanno neppure il pericolo che corrono stando strettamente a contatto l’uno con gli altri.

Ora, senza nulla togliere al sacrosanto diritto di ciascuno di mangiare, non sarebbe meglio disciplinare questo afflusso di persone in modo da non mettere in pericolo la loro salute e quella degli altri?

«Oggi siamo venuti anche noi a conoscenza di questo problema – ha detto il comandante della Polizia municipale Enrico Ambrosetti -. Per tale motivo ci incontreremo presto con don Pasquale affinché non si ripeta più questo assembramento di persone. Al di là di questo fatto episodico, devo dire, però, che stamattina c’era molta meno gente per strada  e sembra che finalmente tutti abbiano capito di non uscire dalle loro case, anche per la presenza massiccia delle forze dell’ordine lungo tutto il territorio cittadino».

Intanto i vigili urbani hanno effettuato una quarantina di controlli ed elevate finora cinque sanzioni (di cui due stamattina) a carico di cittadini che vagavano per strada senza una precisa destinazione.