A cura della Redazione

Arrivanoi i buoni spesa per le famiglie più indigenti. Sabato sera il premier Giuseppe Conte ha annunciato l’anticipo del fondo di solidarietà da 4,3 miliardi per i comuni, che doveva essere erogato a maggio, con un aumento di 400 milioni che serviranno proprio per i buoni alimentari alle famiglie in difficoltà economiche.

Gli aiuti, previsti da una ordinanza della Protezione civile e quindi non soggetti a controlli della Corte dei conti, saranno distribuiti agli 8mila comuni italiani, con una divisione per numero abitanti. “Ma useremo anche un algoritmo per utilizzare i 400 milioni aggiuntivi dove c’è più bisogno e dunque erogando una somma maggiore a quelle amministrazioni dove c‘è un numero più alto di cittadini in difficoltà”, dice al Corriere della Sera Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Associazione comuni italiani (Anci).

“Questa emergenza – continua il primo cittadino – ha modificato le nostre priorità di noi sindaci. Ci stanno arrivando centinaia di richieste da famiglie che vivono un momento di difficoltà. È un provvedimento a zero burocrazia e permetterà di dare una risposta immediata dai servizi sociali per quelle persone che non possono accedere ai beni essenziali. Questi soldi li distribuiremo in base alla popolazione e all’indice di povertà”.

Trecento euro in buoni spesa, quindi, per ciascun nucleo familiare, utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari.

Ciascun Comune, è scritto nel documento, è autorizzato «all’acquisizione di buoni spesa utilizzabili per l’acquisto di generi alimentari presso gli esercizi commerciali contenuti nell’elenco pubblicato da ciascun Comune nel proprio sito istituzionale».