A cura della Redazione

Tutto resta fermo, chiuso. O quasi. 

Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, ha adottato un nuovo Decreto per prorogare le misure restrittive, già in vigore per l'emergenza Covid-19, fino al 3 maggio.

"Una decisione difficile - ha detto Conte - ma una decisione necessaria, di cui mi assumo la responsabilità dopo essermi confrontato con il Comitato Tecnico Scientifico. I risultati della curva epidemiologica sono incoraggianti e ciò conferma che le misure restrittive stanno funzionando, ma non possiamo cedere adesso, rischiamo di perdere i risultati fin qui raggiunti". 

Nel nuovo DPCM è prevista una ripartenza "soft" dal 14 aprile, che interesserà attività come librerie, cartolibrerie e negozi per neonati e bambini, purché siano comunque rispettati i requisiti di sicurezza ed i comportamenti anti-contagio (distanziamento sociale).  Restano ancora chiuse, invece, le attività produttive, eccezion fatta per quelle del settore della silvicoltura, ossia il taglio dei boschi necessario per il rifornimento dei combustibili, e altre attività forestali.

Conte ha poi ricordato che "il Governo è già al lavoro per programmare la fase due, non possiamo aspettare che il virus sparisca dal nostro Paese. Il programma - ha dichiarato Conte - poggia su due pilastri: l'istituzione di un Gruppo di lavoro di esperti e il Protocollo per la sicurezza nei luoghi di lavoro".

Il Gruppo di esperti sarà presieduto da Vittorio Colao e costituito da professionalità diverse, selezionate fra le eccellenze italiane. Il Gruppo di esperti dialogherà con il Comitato Tecnico Scientifico, per disegnare un nuovo modello organizzativo.

Il Dpcm del 10 aprile, clicca qui