A cura della Redazione

Le USCA sono le Unità Speciali di Continuità Assistenziale previste già nel decreto del 9 marzo con funzione di supporto all’attività del territorio che potranno essere attivati dai Medici di Medicina Generale e dai Pediatri di Famiglia per visitare a domicilio pazienti positivi al tampone per COVID o con sintomi riferibili al virus.

Le USCA sono anche finalizzate alla gestione domiciliare dei pazienti affetti da COVID-19 che non necessitano di ricovero ospedaliero.

Centomila medici e odontoiatri chiedono a tutti i Governatori delle Regioni di attivare in modo uniforme le USCA: “I pazienti vanno trattati il più presto possibile sul territorio, prima che si instauri la malattia vera e propria, ossia la polmonite interstiziale bilaterale, che quasi sempre porta il paziente in Rianimazione.

“Oltre ai Dispositivi di Protezione e ai Tamponi, chiediamo di Rafforzare il Territorio, vero punto debole del Servizio Sanitario Nazionale, con la possibilità per squadre speciali, nel decreto ministeriale del 10 Marzo, definite USCA, di essere attivate immediatamente in tutte le Regioni, in maniera omogenea, senza eccessiva burocrazia, avvalendosi dell’esperienza di noi tutti nel trattare precocemente i pazienti, anche con terapie off label, alcune delle quali peraltro già autorizzate dall’Aifa”

La senatrice Mariolina Castellone (M5S) lo ha ribadito con forza “perché attraverso la presa in carico precoce dei malati già dai primi sintomi è possibile evitare l’aggravarsi del quadro clinico, scongiurando l’ospedalizzazione e la terapia intensiva. Per questo abbiamo previstl’attivazione sul territorio delle Usca, le Unità speciali di continuità assistenziale, che hanno il compito di monitorare e curare i pazienti a domicilio, somministrando le terapie che Aifa ha approvato per la cura domiciliare”. 

Solo per fare un esempio a noi più vicino, in Puglia sono già attive 80 unità USCA.

Al momento, solo quattro ASL hanno attivato le USCA: l’Asl Napoli 1 Centro, l'Asl Napoli 3 Sud nella penisola sorrentina, l'Asl di Benevento, l'Asl di Avellino.

Per coprire tutta la popolazione di 6 milioni di abitanti della Campania occorreranno 120 presidi di Unità Speciale di Continuità Assistenziale (Usca), uno ogni 50mila abitanti.