A cura della Redazione

Ieri è stato il primo giorno, dopo un mese e mezzo di lockdown, dell’apertura di attività di ristorazione, pub, pizzerie e bar per la sola consegna a domicilio. A Torre Annunziata, tuttavia, quasi tutte hanno continuato ad avere la saracinesca chiusa, ad eccezione delle pizzerie, tutte aperte.  

E’ un primo tiepido passo verso la normalità. Certo, le cose non saranno da subito come prima. Bisogna riorganizzarsi ed inventarsi qualcosa di nuovo per stare al passo coi tempi del coronavirus. Ma “i napoletani  - come scrisse Camillo Boito, critico d’arte, architetto e accademico - sono  un popolo che cava l’arte dal sole”.

“Mi sembrava il primo giorno di scuola – ha detto Nicola Napoli, della Pizzeria “Il Buco” di via IV Novembre -, eravamo tutti emozionati, io, mio figlio Teodoro e mia moglie. Per ora abbiamo iniziato in tre ma abbiamo due ragazzi che consegnano le pizze a domicilio. Anche gli altri miei tre fratelli hanno aperto le pizzerie. Mi sono sentito al telefono con loro ed erano tutti entusiasti di ricominciare questa nuova avventura.  Il lavoro  ci dà da vivere, è vero, ma abbiamo questo mestiere nel sangue perché discendiamo da ben quattro generazioni di pizzaioli”.

Per ora le pizze potranno essere recapitate solo a casa di chi ha effettuato la prenotazione per via telefono. “La prima telefonata l’abbiamo ricevuta alle 16,30 – spiega Nicola – e l’ultima consegna è stata effettuato alle 22,00, come prevede l’ordinanza del presidente della Regione De Luca. Abbiamo lavorato ininterrottamente senza mai fermarci un attimo. I nostri clienti ci hanno preso letteralmente d’assalto, ma siamo contenti così, stanchi ma soddisfatti”.

Meno bene i bar, quasi tutti chiusi in questo primo giorno di fine lockdown. “Troppe incombenze – ha affermato un gestore di un noto bar del centro della città - senza avere la certezza di un numero di prenotazioni tali da coprire almeno le spese. E anche per il 4 maggio c’è molta incertezza, visto che i clienti non potranno consumare né al banco né fuori all’aperto”.