A cura della Redazione

Dopo cinque mesi di stop per l’epidemia da coronavirus, ieri è ripreso il processo per il crollo della palazzina di Rampa Nunziata a Torre Annunziata, che portò alla morte di otto persone tra cui due ragazzi.

Al banco dei testi viene chiamata l’ingegnere Caterina Giagnuolo, consulente dei legali di Massimiliano Bonzani, firmataria come tecnico della perizia sul crollo.

La sua testimonianza non aggiunge nulla di nuovo a quanto già non si sapeva. La donna è stata ascoltata per circa tre ore, incalzata dalle domande del pm Andreana Ambrosino, condividendo la causa del crollo individuata dai periti di parte della Procura, ossia “lo schiacciamento e la riduzione del maschio murario”. In alcuni momenti la testimone è andata in difficoltà in quanto non riusciva a rispondere alle domande che le venivano poste dal pubblico ministero Ambrosino. Una situazione che fa saltare i nervi ai difensori e allo stesso pm tanto che il giudice Francesco Todisco è costretto a chiedere una sospensione dell'udienza.

Al rientro in aula, il giudice fissa le date delle prossime udienze del processo: il 16 e il 23 settembre.