“Si comunica alla gentile clientela che dal 1 settembre in questo esercizio non si venderanno giornali e riviste”.
E’ l’avviso apparso sulla pagina di facebook de “La Baia del Fumetto” di piazza De Nicola a Torre Annunziata. Un altro punto vendita di giornali che chiude, facendo diminuire drasticamente il numero delle edicole presenti sul territorio.
Fino a 10 anni se ne contavano 22, ora ne sono rimaste solo 4, due a nord e due a sud della città (via Caravelli, corso Umberto I, piazza Imbriani e via Ercole), più un punto vendita di soli quotidiani nella Tabaccheria Borriello di corso Umberto I.
La causa principale di tante chiusure è da addebitare soprattutto alla crisi del settore. Si legge poco e nel corso degli ultimi anni il giornale on line è andato sempre più a sostituire quello cartaceo.
Ma nel caso de “La Baia del Fumetto”, ci sono anche altre ragioni.
“Per noi si tratta anche di una scelta di vita – afferma il titolare Gigi -. E’ vero negli anni il numero dei giornali venduti è andato progressivamente diminuendo e questo indubbiamente ha inciso non poco sui profitti. Ma la nostra decisione, quella mia e di mia moglie, è stata presa anche per rendere meno stressanti le nostre giornate, soprattutto dopo le note vicissitudini familiari dovute al coronavirus. Ma non chiudiamo affatto l’attività, anzi. Risponderemo sempre di più ai bisogni della nostra clientela stando al passo con i tempi. Infatti, i servizi che già offriamo (postali e digitali) saranno implementati da altri che arricchiranno ancor di più la nostra offerta. Per tale motivo stiamo adeguando il nostro locale alle nuove esigenze lavorative. Colgo l’occasione per ringraziare quanti nel corso degli anni hanno acquistato i giornali presso la nostra edicola e con i quali si è instaurato un bellissimo rapporto”.
Quindici anni fa il numero delle edicole era contingentato sul territorio (massimo 22) e c’erano molte richieste di nuove aperture. Ora quelle attive sono appena 4 (solo una, però, il chiosco di piazza Imbriani, dedita alla vendita esclusiva di giornali). E’ il segno dei tempi che cambiano con la progressiva scomparsa di attività e mestieri antichi e tradizionali.