A cura della Redazione

Si è tenuta nella mattina di mercoledì 9 settembre, presso la struttura ricettiva “Villa Tiberiade” a Torre Annunziata, la conferenza stampa, che l’Associazione FINETICA Onlus Cooperativa Sociale METANOVA - assegnataria di un immobile confiscato alla camorra - ha organizzato in collaborazione con il Comune oplontino, per presentare il Progetto di Assegnazione di “Villa Cesarano”: un bene confiscato alla camorra, restituito alla Comunità.

La conferenza è stata coordinata da Nello Tuorto, Presidente dell’Associazione Antiracket e Antiusura FINETICA.

Alla conferenza stampa erano presenti il sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione, il prefetto di Napoli Marco Valentini, il direttore dell’Agenzia Nazionale dei beni sequestrati e confiscati Bruno Corda, il procurato capo Nunzio Fragliasso, il presidente del Tribunale di Torre Annunziata, Ernesto Alghina, e i vertici delle Forze dell’Ordine.

“La confisca, l’acquisizione da parte del Comune e la successiva assegnazione di Villa Cesarano – ha affermato Ascione -, rappresentano una vittoria delle Istituzioni. Sottrarre un bene alla criminalità organizzata per poi destinarlo alla realizzazione di progetti ed attività che costituiscono un supporto reale alla Comunità, è il segnale concreto che lo Stato c’è ed opera nell’interesse dei cittadini”.

L’assessore al Patrimonio Emanuela Cirillo ha dichiarato che “Villa Cesarano sarà completamente ristrutturato, a costo zero per le casse dell'Ente, e da oggi diventerà simbolo di rilancio culturale e sociale del nostro territorio”.

Per Nello Tuorlo “si andrà a realizzare a Villa Cesarano, un “luogo” di incontri, di culture, di memorie e di ricerche; nell’intercettare ed attirare a Torre Annunziata, quei significativi flussi turistici giovanili e sociali che in Europa – secondo i canoni del turismo internazionale low cost – riguardano ormai milioni di ragazzi in cerca di alberghi fatti su misura per una gioventù che nel “viaggio” vuol fare esperienze culturali e di vita, nel senso più ampio dello scambio di visioni e di prospettive”.

Don Ciro Cozzolino, referente locale di Libera, ha sottolineato che questo è “un segnale importante nella lotta alla criminalità, per le vittime, per i loro familiari e per quanti si impegnano quotidianamente per estirpare dalle nostre terre il virus delle mafie”.

Sono intervenuti anche Luciano Donadio, nella veste di responsabile operativo del progetto; il prefetto Marco Valentini, che ha sottolineato come la lotta alle mafie, oltre ad estirpare il male assoluto, dona benessere alla società civile; e il prefetto Bruno Corda che ha ricordato che “la mission dell’agenzia è quello di stare vicino agli Enti locali e agli organismi del terzo settore”.