A cura di Enza Perna

Nuova ordinanza di De Luca. La numero 82 chiarisce che dopo un’attenta valutazione dell’Unità di crisi della Regione Campania, si valuterà la riapertura delle scuole elementari e medie.

Il tema scuola è stato oggetto di molte discussioni e discordanze. Ha suscitato molte polemiche. Fin da subito il parere delle mamme è stato contrastante. Chi favorevole e chi sfavorevole alla riapertura delle scuole.

Ma come stanno vivendo questo periodo le mamme di Torre Annunziata? Cosa pensano realmente?

Per capirlo abbiamo raggiunto diversi genitori dei vari Circoli didattici oplontini.

“Data la situazione a Torre Annunziata e in generale della Campania, preferisco la didattica a distanza - dice Giusy, mamma di tre bambini (due iscritti al II circolo didattico, e la più grande al De Chirico) e lavoratrice -.  Questa emergenza credo che sia mal gestita dalla scuola e dalle Istituzioni. Troppi assembramenti esterni. Per me fare la DAD con tre bambini è difficile, certo, ma preferisco tenerli a casa e non mandarli in guerra contro questo nemico invisibile”.

Molti alla chiusura delle scuole hanno scritto sui social che “i bambini di oggi saranno gli ignoranti di domani”. Quest’affermazione ha colpito Maria, mamma di due ragazze, una che frequenta la scuola media Pascoli, l’altra un liceo di Pompei. “Ignoranti? Se hanno creato la DAD vuole dire che c’è possibilità di istruzione – sostiene Maria -. Certo la presenza in classe è davvero importante soprattutto per l’aspetto psicologico e sociologico dei ragazzi. Ma in un momento di pandemia come questo, credo che siano aspetti da mettere un po’ da parte. Le scuole non tutelano la salute dei ragazzi. Si indossano mascherina, visiera, gel ma all’uscita è un disastro. Se devono riaprire devono organizzarsi meglio. Qui parliamo di salute di minori non di caramelle”.

Controlli e sicurezza, questo è la motivazione che spinge le mamme a non mandare i figli a scuola o quantomeno a sperare che non aprano.

Cira, mamma di due bambine, una di nove anni e l’altra di tre che frequentano il I Circolo, con molto impeto ci racconta: “Io sono per la non riapertura delle scuole, semplicemente perché non ci sono i presupposti per aprire. Io ho scelto di non mandare la piccola all’asilo non essendo scuola d’obbligo, ma – prosegue – la più grande frequenta la 5 elementare ed è scuola d’obbligo. Ecco che mi chiedo: “Perché in un momento di pandemia come questo il Governo e le Istituzioni devono obbligare una mamma a mandare i figli a scuola? Perché non ci è concesso scegliere? Perché se decido di non mandarla devo andare incontro ad un iter burocratico e giudiziario?”.

Dalle parole delle mamme si evince che vi è comunque poca fiducia nei protocolli di sicurezza per la mancanza di controlli e gli assembramenti agli esterni delle scuole.

Tra le mamme intervistate però spuntano anche quelle favorevoli all’apertura delle scuole. Tra le tante due del IV Circolo didattico.

Lisa ha due bimbi e si dichiara soddisfatta della sua scuola. “La scuola al momento è il posto più sicuro. La nostra scuola ha ben organizzato le entrate e le uscite con aule pulite. La scuola deve essere in presenza. I ragazzi hanno bisogno di socializzare, devono imparare. Hanno già avuto mesi oscuri nella loro vita con il lockdown, ora bisogna ricominciare e poi – asserisce con fermezza – assolutamente no alla DAD”.

Lisa non è la sola ad esserne favorevole.  Anche Mariarosaria, mamma di due bimbi di 2 elementare e una alla scuola materna, vuole che la scuola ricominci normalmente. “La vita continua – afferma -, noi usciamo e il virus potrebbe essere contratto anche andando in giro. Quindi non ha senso chiuderle. Inoltre la DAD è davvero difficile da gestire".

Sembrerebbe che per i bambini che contraggono il virus non ci siano grosse conseguenze.  Ma quello che spaventa è il contatto con le persone anziane, soprattutto quando i ragazzi coabitano con i nonni.

"Mio padre è anziano - dice Simona, mamma di un bambino che frequenta la classe terza del secondo Circolo -. Ho il terrore di portare mio figlio a scuola. Non capisco perché c'è stato questo dietrofront di De Luca e mi chiedo anche perché il nostro sindaco Ascione non faccia nulla per gestire meglio gli spazi esterni della nostra scuola. E’ inimmaginabile l’assembramento che si forma fuori la scuola sia all’entrata che all’uscita.  E’ vero, all'interno sono organizzati ma cosa succede se ci contagiamo esternamente?".

Alla domanda “apertura sì apertura no” si scatena una serie di reazioni legate all'intera organizzazione. Su questo Conny sostiene: "Che senso ha tenere i bambini a casa se poi li vedi in giro in villa comunale o girovagando per i centri commerciali? Se non ci sono controlli in Curva o in Villa Parnaso o ai giardinetti, perché non portarli a scuola. Anche all'aria aperta possono contagiarsi. Io sono mamma di 3 figli, tutti e tre impegnati con la didattica a distanza e non è facile organizzarsi per poterli mettere alla stessa ora dinanzi ad un computer. La situazione è difficile da gestire. Se si sono restrizioni e controlli allora va bene, chiudiamo pure le scuole Ma in caso contrario che senso ha tenerle chiuse?".

La questione DAD accomuna anche il pensiero di Annarita, mamma di 3 minori. "Io sono convinta che aprire le scuole sia necessario. Il I Circolo si è davvero organizzato bene. C'è chi accusa noi genitori di volere le scuole aperte per poter “parcheggiare” i nostri figli, come se non stessimo parlando di un diritto (quello allo studio), e di una conquista sociale (penso al nido) che ha permesso a noi mamme di vivere oltre la maternità, di essere indipendenti economicamente e come donne, di poter contribuire al benessere familiare, lavorando dietro compenso e non solo in casa”.

Intanto le mamme attendono. Aspettano che De Luca decida cosa fare. Nonostante i pareri discordanti sono tutte accomunate da un sentimento di incertezza. Nessuno sa bene come andranno le cose e questo dubbio unito alla preoccupazione rende la gestione dell'emergenza ancora più difficile. Non dimentichiamo che parliamo di bambini. Di soggetti indifesi. Scegliere per loro non è mai stato semplice, lo è ancor meno rispetto a temi come salute, istruzione ed educazione.

Il sondaggio proposto da torresette.news "Sei favorevole alle decisione del presidente De Luca di chiudere le scuole primarie e secondarie?", ha dato questi risultati: SI' il 57 %, NO il 37 %, NON SO il 6 %. Anche se la maggioranza è per la chiusura delle scuole, regna l'incetezza più assoluta.