A cura della Redazione

“Avanzano i lavori del Master Plan Fiume Sarno e i controlli sulle aziende e sulle acque del bacino idrografico grazie agli accordi voluti dal Ministro Costa tra Autorità di Bacino e NOE e Università Federico II. Purtroppo la Regione Campania anche va avanti con il Grande Progetto Sarno e solo l'Ente di Santa Lucia ha la competenza sulla questione e quindi sui documenti necessari alla sua realizzazione, compreso quello relativo alla Valutazione di Impatto Ambientale”.

A dirlo è la senatrice pompeiana Virginia La Mura in merito alla recente risposta ottenuta dal Ministero ad una sua interrogazione parlamentare.

I FATTI. A luglio 2019 la senatrice presentò una interrogazione parlamentare al Ministro Costa sulla Valutazione di Impatto Ambientale del nuovo Grande Progetto Sarno. Infatti il Progetto, già finanziato nel 2013, aveva ottenuto l’approvazione della commissione VIA-VAS ma con ben 42 pagine di osservazioni cui la Regione Campania si sarebbe dovuta attenere. Fortemente contestato dai cittadini per i suoi interventi altamente impattanti, il Progetto fu ritirato e poi ripresentato nel 2018 ottenendo un aumento dei finanziamenti di 200 milioni e la Regione consideró di prorogare la VIA precedentemente ottenuta in quanto i due progetti non sarebbero stati tra loro diversi.

"Facendo un confronto - continua La Mura -, non è difficile accorgersi che così non è. Infatti il nuovo Progetto prevede nuove opere altrettanto impattanti per l’ambiente. Purtroppo su questo punto ci si dovrà confrontare con la Regione in quanto ha la competenza sul Progetto e intervenire una volta riscontrate le criticità del procedimento. Con i comitati e i cittadini vigileremo attentamente affinché non ci siano ulteriori danni per un territorio già massacrato e che deve essere sottoposto ad un Progetto che prevede opere quantomeno discutibili".

IL MASTER PLAN FIUME SARNO. Proseguono i lavori. Il ministero chiarisce che l’obiettivo del Master Plan è quello di definire e programmare uno scenario di misure insieme agli Enti locali e declinare un piano di azioni da realizzare in base alle priorità. L’Autorità di Bacino ha comunicato la produzione dei seguenti primi elaborati: - Atlante della caratterizzazione fisico ambientale territoriale e quadro degli interventi in corso; - Schede ricognitive trasmesse agli Enti e riscontrate; - Prima identificazione di misure anche attraverso la predisposizione di schede specifiche per Comune; - Schede attività di sopralluogo.

"Inoltre - conclude la senatrice -, nell’ambito degli accordi con il NOE, sono state individuate circa 600 immissioni di attività umane all’interno del corso d’acqua da verificare mediante specifica attività di campo. Ad oggi risultano investigati circa 37 km di corsi d’acqua e canali secondari, su cui è stata verificata la presenza di circa 134 immissioni o altre criticità ambientali. Il lavoro per la definizione del Master Plan avanza. Stessa cosa per il Grande Progetto Sarno e le relative opere su cui tutti dobbiamo prestare massima attenzione”.