A cura della Redazione

‘’La situazione è drammatica. Occorrono urgenti misure d’equità, come l’esenzione dalla Tari, la (sempre più iniqua) tassa rifiuti. Centinaia di strutture ricettive extra-alberghiere, specie quelle del Vesuviano, rischiano il tracollo definitivo’’.

L’allarme, l’ennesimo, è stato lanciato da Aldo Avvisati, il presidente dell’Arevod, la Rete vesuviana per l’Ospitalità diffusa, l’associazione che riunisce oltre 50 strutture e decine di imprenditori-partner.

‘’Nonostante i nostri ripetuti appelli – prosegue Avvisati –  centinaia di b&b e case vacanza, specialmente quelli a carattere familiare, impossibilitati ad operare con partita Iva, rischiamo di morire di tasse. Finora – denuncia il presidente dell’Arevod e portavoce del costituito Coordinamento regionale delle associazioni di operatori extra-alberghieri -  il Governo  centrale, la Regione ed i Comuni non hanno disposto misure a sostegno del settore. Siamo stati, di fatto, esclusi da ogni forma di aiuto, non solo economico. Come se non esistessimo. Eppure – commenta con amarezza Avvisati - le nostre strutture ricettive costituiscono una solida gamba su cui poggia (a costo zero)  lo sviluppo turistico in Campania, unitamente alla promozione dei territori e delle eccellenze regionali. Del resto, i numeri parlano da soli. Dal 2011, quindi da ben 10 anni, oltre il 50% dei posti letto in Campania è garantito da b&b, case vacanze, affittacamere)’’.

Il presidente dell’Arevod si rivolge, infine, ai sindaci ed ai consiglieri dei Comuni vesuviani. ‘’C’è ancora tempo – chiosa Avvisati - per esonerare in toto o in parte le strutture extralberghiere dal pagamento della tassa rifiuti’’. Entro il 30 novembre molti Consigli comunali devono approvare il riequilibrio di Bilancio. ‘’Per questo – conclude il presidente dell’Arevod - rivolgiamo un ultimo accorato appello ai Sindaci ed a tutte le forze politiche presenti nei Consigli comunali affinché approvino specifici interventi di aiuto e ristoro''.