A cura della Redazione

Luca ha una grande passione per i motori. È sempre in giro e guai se si stacca dalla sua moto. È uno spirito libero ma è di animo sensibile e buono. Si dà parecchio da fare per la sua famiglia. È molto giovane, 23 anni. Giustamente aiuta in casa per quello che può.  Vive in una bella città, Torre Annunziata. Per quanto bella però, ha anche le sue difficoltà.  Si cresce in un contesto difficile, arduo: per i giovani è talvolta un buco nero. Ma se hai una bella famiglia alle spalle, hai più possibilità di vivere onestamente. Luca infatti non si è mai fatto influenzare dai brutti contesti. È cresciuto forte e tenace e perciò per aiutare la sua famiglia si dà fare.

Qualche mattina fa si trovava sull'autostrada. Come ogni mattina, si alzava presto e con il camioncino dell'azienda esce per andare a lavorare. Qualcosa però va storto e improvvisamente buio totale.  Si parla di un grave incidente sull'autostrada di Napoli un incubo. Guidava e un attimo dopo si ritrova contro una betoniera.  È molto grave e non si sa se sopravvivrà. Perde molto sangue, è tutto rotto ma lui è forte e tenace perché è così che è cresciuto. Luca è vivo per miracolo e in questo momento sta apprezzando il dono di una seconda vita. Le cure sono dolorose ma lui è un leone e in silenzio sopporta tutto. Apprezza il lavoro dei medici. Hanno fatto tanto per lui. Lo incoraggiano. Luca sei forte! Sei un leone! Anche la sua famiglia lo crede e rimane meravigliata dal coraggio che sta dimostrando.

Purtroppo però, nonostante questo grandissimo dono, qualcosa non va. I medici hanno fatto il possibile per cui ciò non accadesse, ma è successo. Luca perde una mano e il mondo gli crolla addosso. Inizialmente era inconsapevole, era in coma farmacologico; ma si risveglia senza una mano, non potrà più guidare la sua moto e nel frattempo si sente imprigionato nei suoi altri pensieri più atroci. La mente viaggia in una direzione in cui si sente di non poter più fare molte altre cose. 

La Sanità italiana non copre le spese per la mano bionica. È un bene di lusso, deve accontentarsi di quello che passa in convento. Una mano di plastica. Parliamoci chiaro. Ma non deve essere così. Luca vuole semplicemente la sua libertà, poter tornare per quanto possibile alla sua vita di prima. In tanti sono nella sua condizione. Nessuno merita questo.  Purtroppo le protesi che lo stato italiano concede sono obsolete.  Luca chiede una mano, chiede soprattutto di riavere una vita che solo la mano bionica potrà dargli. Purtroppo queste protesi costano molto. Qualcuno avrà visto il famoso servizio alle iene.  Una mano per Luca una vita per sempre.

In 7 giorni sono stati raccolti 9.340 euro. Ne servono 40mila. Grazie per chi darà il proprio contributo. 

Per chi volesse donare: https://www.gofundme.com/f/una-mano-per-luca/donate

Emanuela Carsana