A cura della Redazione

La pandemia da Covid-19 ha determinato un impatto devastante sulle condizioni economiche di numerose famiglie italiane, che in modo del tutto inaspettato si sono ritrovate senza liquidità e comunque prive di prospettive di miglioramento a breve termine.

Basti soltanto considerare quei lavoratori che hanno cominciato a percepire un trattamento retributivo inferiore a quello ordinario o che, nei casi peggiori, addirittura hanno perso la propria occupazione; accanto ad essi vi sono altresì gli imprenditori che sono stati costretti a ridurre o cessare periodicamente la propria attività nel rispetto dei decreti di volta in volta emanati.

Non v’è dubbio che tali circostanze abbiano influito sensibilmente sull’andamento del mercato finanziario su tutto il territorio italiano, chiaramente con le dovute diversificazioni a seconda della situazione epidemiologica di ciascuna Regione.

Non è un caso che, in base ai dati statistici rilevati da una recente indagine sui finanziamenti stipulati negli ultimi sei mesi del 2020, rispetto al passato a Napoli i prestiti liquidità sono aumentati a fronte di un ribasso degli importi erogati.

Prendendo in considerazione le finalità delle richieste di accesso al credito avanzate dai napoletani e comparando i risultati con quelli raccolti su scala nazionale, non emergono differenze macroscopiche: a solo titolo esemplificativo, mentre a Napoli i finanziamenti liquidità sono pari al 21,97% del totale, in Italia tale percentuale è pari al 23,81%; invece, quanto ai prestiti per la ristrutturazione della casa si registrano rispettivamente il 17,81% ed il 16,53%.

Anche l’età media dei richiedenti (41 anni) e la durata media dei finanziamenti concessi (5 anni) risulta essere perfettamente in linea con le rilevazioni nazionali.

Diversamente, si registrano lievi divergenze in ordine alle somme oggetto dei prestiti e al reddito annuo dei clienti: ad esempio, se a Napoli i finanziamenti inferiori a 2.500 euro costituiscono quasi il 18% del totale, in Italia tale percentuale è ferma al 9,48%. Così come, mentre su scala nazionale il 15,51% dei richiedenti ha un reddito compreso tra 30 e 50 mila euro, nel capoluogo napoletano questa fascia rappresenta soltanto l’8,40%: in entrambi i casi però la maggioranza dei beneficiari ha dichiarato un reddito annuo incluso tra 10 e 20 mila euro.

Per chiunque sia interessato ad accendere un prestito, indipendentemente dall’importo o dallo scopo della richiesta, risulta essere di fondamentale importanza comparare le diverse offerte finanziarie presenti sul mercato, confrontando i preventivi di volta in volta trasmessi dagli istituti di credito interpellati.

Tuttavia, in piena pandemia, potrebbe essere rischioso (oltre che non agevole) per i cittadini recarsi fisicamente presso ciascuna filiale per dotarsi di un preventivo di finanziamento: dunque, la soluzione ideale per fronteggiare questo disagio è rappresentata dai calcolatori online, che gratuitamente ed in breve tempo consentono di simulare un piano di ammortamento personalizzato, semplicemente compilando il format.

Tra i più noti sul web vi è Calcolo Prestito (per ulteriori approfondimenti su vantaggi e per effettuare una simulazione: https://www.calcoloprestito.org).