A cura della Redazione

Emergenza coronavirus a Torre Annunziata. In questi ultimi giorni ci sono giunte in redazione moltissime lettere di genitori contrari all'apertura delle scuole. Ne pubblichiamo una a firma di Ferdinando D'Uva che raccoglie un po' tutte le lamentele per una decisione, quella del Tar di riaprire le scuole, che a molti è sembrata inopportuna. Ecco il testo:

"Quanto sta accadendo nel comune di Torre Annunziata lascia sconcertati.

Dal mese di dicembre 2019 i cittadini di tutto il mondo sono stati attaccati da un virus, un coronavirus, denominato appunto Covid-19 che ci ha messo in ginocchio. Per tutto l’anno 2020 sono stati richiesti sacrifici alla popolazione italiana. Siamo passati attraverso diverse misure che hanno inevitabilmente comportato un cambiamento nello stile di vita, almeno nello stile di vita di chi ha un minimo di raziocinio. Siamo stati costretti ad indossare mascherine, a non uscire in determinate ore del giorno, a non salutare, come siamo soliti fare, amici e parenti.

Le attività commerciali hanno (e stanno) vissuto momenti difficili e in molti casi le stesse attività sono state costrette alla chiusura.

Lo scenario politico non ha aiutato: le forze politiche da destra a sinistra (con poche eccezioni) si sono date battaglia. Una battaglia campanilistica, una sfida di campo, che non ha visto il cittadino al centro di quelle che dovevano essere, soprattutto in questo scenario, decisioni politiche. E’ mancato coordinamento tra le strutture sanitarie, le scuole sono state aperte a singhiozzo e a macchia di leopardo sul territorio nazionale. Il servizio di trasporto pubblico non e’ stato potenziato (non vedo quali possibili altri modi esistono quando si dice di adeguare il servizio pubblico al covid).

E’ stato un 2020 duro. Speranze sono state riposte nel 2021 e non a caso; nel 2021 comincia la produzione su scala industriale di un vaccino.

Ma a Torre Annunziata, contrariamente a quanto avvenuto nel 2020, il nuovo anno ha portato un incremento di infetti da Covid-19 contrariamente a quello che è l’andamento regionale. Ci si interroga sulle cause: “A Torre Annunziata si fanno troppi test”; “A Torre Annunziata la popolazione non rispetta le regole”; “Torre Annunziata è un territorio complesso e prima o poi la bomba Covid sarebbe esplosa”.

Qualunque sia il punto di vista da cui si analizza la situazione c’è un dato di fatto: la situazione a Torre Annunziata si è complicata ed è il momento di prendere decisioni.

Per quanto i medici abbiano capito poco del virus, l’unica misura che ha funzionato è quella del distanziamento sociale, delle chiusure, del rispetto delle nuove regole igieniche.

Ma a Torre Annunziata, in questo contesto, ci si preoccupa se tenere aperte o meno le scuole. L’ordinanza del TAR che impugnava l’ordinanza del Presidente De Luca, che aveva disposto la chiusura delle scuole, era stata chiara, demandava a sindaco o Prefettura la responsabilità di tenere aperte o chiuse le scuole in funzione dell’andamento territoriale dei contagi. Dopo un paio di giorni di apertura, il sindaco di Torre Annunziata, alla prese con una situazione politica delicata a causa di uno scandalo che ha colpito il Comune, e anche per la pressione di chi (...) fa opposizione, dinanzi all’impennata di casi da Covid decide per la chiusura. Ma ecco che la decisione si trasforma in una lotta tra due correnti, che nella semplificazione giornalistica si tramuta in frazione pro DAD contro frazione NO DAD.

La frazione NO DAD ricorre al TAR e la decisione del sindaco viene ribaltata: giubilo tra i NO DAD per questa vittoria.

La scuola è il luogo dove i ragazzi devono essere formati: la formazione va dal rispetto, rispetto delle regole, rispetto degli altri, acquisizione di concetti. La scuola è il punto di formazione della classe dirigente del futuro e lo spettacolo che offriamo è la contrapposizione tra pro DAD, NO DAD. Nessuno si chiede se questa contrapposizione vede effettivamente al centro del pianeta scuola l’alunno. Riaprire le scuole in un territorio impreparato come quello di Torre Annunziata (ma non solo Torre) potrebbe favorire o meno la diffusione del virus? Io credo di sì. I mezzi pubblici per quanto possono essere potenziati non possono garantire che non si faciliti la diffusione del virus. Le strutture scolastiche di Torre Annunziata sono da considerarsi posti in cui il virus non si diffonde? Alla luce degli ultimi dati (casi al II Circolo Siani, casi al IV circolo, casi alla Parini – Rovigliano, casi alla Leopardi, casi all’Alfieri) direi di no. Ed ecco che la pretesa di rientro a scuola si trasforma in uno strumento politico per mettere in difficoltà il sindaco, poiché nell’arco del 2020, una sorta di immobilismo (non solo a Torre Annunziata), non ha permesso di prendere delle misure adeguate. Si rinfaccia all'Amministrazione di aver fatto poco e si chiede di rimetter l'incarico. Questo non è il momento delle scelte di campo. Qui si tratta di limitare la diffusione del virus che sul territorio ha prodotto oltre 30 morti certe da Covid-19. Quante non siano certe non è dato sapere.

Può il genitore vivere con l’apprensione che il figlio a scuola possa contagiarsi e portate il virus in famiglia compromettendo la salute di un anziano o di un familiare che già vive una situazione di salute precaria. E se questo ne determinasse la morte? I familiari dovrebbero farsi promotori di un’azione legale nei confronti di chi, con il ricorso al TAR, ha favorito la riapertura delle scuole senza permettere a chi è preposto ad assumere certe decisioni sul territorio che amministra di assumersi delle responsabilità?

La DAD non è una soluzione didattica (almeno non lo è per sempre), ma il virus è una minaccia reale e come tale va affrontata adottando gli strumenti che più sono efficaci. In attesa che una ampia parte della popolazione sia vaccinata e che i casi di contagio diminuiscano la DAD è uno strumento, uno strumento di contenimento della diffusione del virus, non uno strumento di lotta politica. La DAD per non esporre i miei figli, i miei familiari i miei vicini al pericolo, almeno fino a quando la situazione non migliorerà".