A cura della Redazione

Scuole chiuse fino al 28 febbraio e chiusura anticipata dei negozi di generi di non prima necessità alle ore 18 (sulla falsariga del comune di Castellammare di Stabia). Sarebbero queste le nuove misure per limitare la diffusione del virus contenute nella nuova ordinanza che sarà firmata con molta probabilità nella giornata di martedì 16 febbraio dal sindaco di Torre Annunziata Vincenzo Ascione.

E questo nonostante i dati degli ultimi 5 giorni siano meno preoccupanti di quelli di una settimana fa, quando l’indice di positività era intorno al 25 per cento. La media ora, invece, si è attestata al 18,5 per cento, e i dati di oggi sui nuovi contagi, che saranno diffusi domani, sembrano essere meno drammatici degli ultimi giorni.

Intanto in piena emergenza Covid, scoppia una nuova polemica. Il dottor Mario Iovane, segretario nazionale organizzativo dei medici italiani, critica aspramente il primo cittadino per non essersi confrontato con la sua categoria e addossa a lui le colpe dell’attuale situazione epidemiologica a Torre Annunziata.

“Il dottore Iovane fa una serie di affermazioni false e pretestuose - afferma il sindaco Ascione -  quasi come se la pandemia fosse un’arena politica. Omette di dire che l'amministrazione comunale è in continuo contatto con i vertici dell’Asl, con l’Unità di Crisi regionale e con la Prefettura. Io ho il potere di chiudere strade, spazi pubblici e scuole e di dettare norme più restrittive per contenere i contagi: l'ho fatto. Comuni a noi vicini stanno vivendo o hanno attraversato momenti molti più critici dei nostri. Eppure nessuno si è abbandonato a polemiche populiste, inutili e fuorvianti. Da un addetto ai lavori mi aspetto aiuto, disponibilità, un impegno ad essere al fianco delle Istituzioni; soprattutto in momenti così drammatici. I nostri medici, di cui ho la massima stima, conoscono benissimo qual è il loro dovere e non avevano certo bisogno delle mie sollecitazioni. Questa battaglia sarà vinta con il senso di responsabilità dei cittadini, con il rispetto delle regole, non immaginando di mettere un militare alle calcagna di ogni singolo cittadino. Per questo concludo con l'appello ai torresi di dimostrare la nostra maturità, il nostro senso civico in modo molto più ampio di quanto abbiamo fatto finora”.