A cura della Redazione

Preoccupazione del sindacato Uil-Fpl sulla situazione venutasi a creare al Covid Hospital di Boscotrecase.

“La preoccupazione espressa dal direttore sanitario del Covid Hospital, Savio Marziani – si legge in una nota -, ci allarma e non poco: crescono i ricoveri, carenza di personale sanitario, presidio senza pronto soccorso, con tutti i disagi che ne derivano.

Non solo come sindacalisti, ma come operatori sanitari possiamo dichiarare che la situazione è grave, la terapia intensiva è a rischio chiusura per mancanza di personale anestesista, e con esso tutta l’attività emergenziale intensiva e sub intensiva potrebbe risultare compromessa.

Gli impegni assunti dalla Direzione strategica – continua la nota - stabilivano che a gennaio ci sarebbe stato l’inizio dei lavori sulla piattaforma emergenziale per alleggerire i pronto soccorso della rete ospedaliera dell’Asl Na 3 Sud. Ad oggi, però, è tutto fermo.

Il grido di allarme è per scongiurare la chiusura della terapia intensiva per mancanza di professionalità adeguata. In tal caso tutti gli sforzi e il lavoro svolti finora sarebbero risultati vani.

Non è tempo più di indugiare, occorre da subito agire con chiarezza”.

A questo punto i rappresentanti sindacali si chiedono: “Qual è il destino del Covid Hospital di Boscotrecase? Quale assistenza si vuole dare? Quale cronoprogranna urgentissimo si può e si deve sviluppare? Quale implementazione di personale anestesista e quali i tempi di impiego?

A queste domande occorrono urgentissime risposte. Le maestranze tutte, dagli operatori alla Dirigenza di Presidio del Covid Hospital, con sacrifico e spirito collaborativo, hanno dato immediata risposta ai bisogni della popolazione in questa grave crisi pandemica, ora non possono arrendersi, non sarebbe giusto.

Da qui l’ultimatum del sindacato: “La Uil presidiale, pur riconoscendo gli sforzi prodotti dalla Direzione strategica aziendale sulla situazione emergenziale, aspetta urgenti iniziative per il rilancio del presidio. In mancanza sarà costretta, suo malgrado, ad adottare azioni di salvaguardia della salute dei cittadini e dei lavoratori”.